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34 - " ARTI FIGURATIVE "
Raccolta di saggi " Arti Figurative "
Aggiornato al 28 Febbraio 2022
di
Francesco Lamendola
ARTI FIGURATIVE
Dove va a finire l’anima dei luoghi? L’arte “sacra” moderna è una bestemmia. I paesaggi rappresentati da un artista sono finestre su di un’altra dimensione? Un quadro al giorno. Maria am Gestade Kirche, gioiello del gotico viennese
UN ESEMPIO DI STILE CISTERCENSE
S. Apollinare a Trento, esempio dello "Stile cistercense". Quel che si chiede a un edificio sacro è di favorire la preghiera e l’incontro fra "L’umano e il divino": la stessa "Coerenza di stile" diventa poi un valore secondario di Francesco Lamendola
Del 24 Febbraio 2022
La ruota della fortuna il rosone del duomo di Trento. Quando l’immagine della fortuna scolpita nel rosone d’una cattedrale serve all’uomo medievale per riflettere su quali sono i veri beni che l’anima deve imparare a desiderare di Francesco Lamendola
Del 23 Febbraio 2022
La grande arte deve per forza essere rivoluzionaria? Un monopolio dove contano solo gli artisti progressisti? Nella concezione politically correct del fatto artistico la vera discriminante non è di natura estetica ma ideologica di Francesco Lamendola
Del 17 Febbraio 2022
Il Vangelo di Kells, un gioiello del medioevo celtico. E' un’opera miniata straordinaria, dall’inestimabile valore economico e "spirituale" realizzata da un "autore ignoto" pare, verso l’800 dopo Cristo e che si trova a Dublino di Francesco Lamendola
Del 17 Gennaio 2022
L’arte deve glorificare Dio ma solo in modo esplicito? Si certo, la vera arte deve esprimere gratitudine per la bellezza di cui l’Onnipotente ha riempito il creato e la nostra stessa vita purché, la sappiamo vedere e apprezzare
CAVALLINI: "PRELUDIO A GIOTTO"
Jacopo Torriti e Pietro Cavallini, preludio a Giotto. Uno dei volti di Cristo più belli, più intensi e commoventi di tutta la storia dell’arte italiana: un volto nel cui sguardo si concentra il mistero della divina Incarnazione
Il linguaggio dell’arte è assolutamente universale? Guardare e non giudicare guardare e prendere atto senza osare un raffronto o una critica: è a questo che si deve ridurre l’arte in omaggio ai dogmi del politicamente corretto?
Fin dove l’arte può trattare temi moralmente cattivi? Esiste un confine morale? se l’istinto va rispettato e riconosciuto, a che titolo porvi dei limiti: la direzione che ha preso la cultura moderna e che sta prendendo la legge
GIOTTO RE DEI PITTORI CRISTIANI
Sublimità e umanità di Giotto, re dei pittori cristiani. Il vertice della sua arte, con una densità spirituale da mozzare il respiro è raccolto nel breve spazio di un piccolo edificio sacro di Padova la Cappella degli Scrovegni
Se l'estetica è l'ontologia dell'arte dobbiamo chiederci se un'estetica sia ancora possibile in una cultura come l'occidentale che da tempo ha voltato le spalle a ogni forma di ontologia cioè a ogni forma di scienza dell'essere.
Alfred Sisley o la scoperta del cielo. Una "Vocazione pittorica": a nostro avviso questo impressionista inglese, ma francese d’adozione si può considerare il primo pittore "Moderno" che ha fatto del cielo un elemento vivo ed essenziale del paesaggio.
DEMOLITORI MODERNI DI CIVILTA'
Per vivere bene adesso, nulla di ieri si deve perdere. La bellezza dei luoghi? L’uomo moderno è disancorato dalla "verità" quindi non è a casa sua in nessun luogo: è a tutti gli effetti un estraneo e uno straniero, ovunque vada.
Nell’arte di Wiligelmo la sintesi dell’uomo cristiano. Sia chiaro: la civiltà medievale è la civiltà cristiana. Il tragico errore dei "cattolici progressisti" è essersi scordati della doppia natura dell’uomo: viator e paenïtens.
ROSAI LO SPLENDORE DELL'ESSERE
Ottone Rosai dalla pena del finito allo splendore dell’essere fu fra gli artisti che hanno attraversato l’inferno della disperazione e il purgatorio dell’angoscia ma illuminati da una luce hanno saputo riconquistare la speranza.
Nei dipinti di Francesco Guardi è il nostro ritratto. Siamo come "maschere di teatro", dei manichini più che uomini, fantasmi più che esseri viventi. Morti che camminano e tuttavia non sanno di esserlo già da molto, molto tempo.
L’alta moda è una forma di arte? Per una persona normale bello è ciò che dà una sensazione gradevole a livello interiore e non solo epidermico; ciò che investe la totalità dell’essere e lo fa volare per così dire verso l’alto.
Intriganti, elusive, sensuali le donne di Edwin Georgi. E' strano il fatto che perfino nella sua patria Edwin Georgi (1896-1964) colui che ha dato un volto caratteristico al sogno americano sia pressoché sconosciuto, ma perchè?
Sacrifici umani dei maya: ma il buon selvaggio? Quando è uscito nel 2006 il film di Mel Gibson Apocalypto con scene di sacrifici umani un fremito di orrore è corso lungo la schiena di tutti gli intellettuali politically correct.
L’arte “sacra” moderna è una bestemmia. Da Karl Rahner a padre Ivan Rupnik: i nefasti gesuiti. Quando un tempo la vocazione religiosa nasceva dal canto gregoriano e latino: oggi abolito o proibito e sostituito da Bob Dylan?
Il mondo incantato dello scultore Salvatore Grillo. La natura umana è assetata di bellezza è un bisogno essenziale, un bisogno primario all’uomo connaturato quasi come il mangiare, il bere e il dormire: guai se ne viene privato.
SE LA BELLEZZA E' NEMICA DI DIO
La bellezza nel protestantesimo è nemica di Dio, lo sostituisce o lo combatte. Tutta l’arte e tutta la musica europea, per oltre mille anni di storia sono lì a mostrare, che il cattolicesimo non è stato il nemico della bellezza.
I paesaggi rappresentati da un artista sono finestre su di un’altra dimensione? La cosa certa è che la nostra scienza materialista non sarà mai in grado di rendere ragione di misteri come quelli che tentiamo qui di descrivere.
Estasi e morte nel linguaggio dell'arte. "Estasi" di Woldemar Melnik scultore estone del 1900 e "Niobide morente". Articolo pubblicato sul numero 3 di maggio-giugno 1988 di "Alla Bottega rivista bimestrale di cultura ed arte".
Sapere e ricordare è un atto d’amore verso se stessi: è ciò che ci distingue dalle bestie. I moderni giacobini con il loro fanatismo progressista per mero odio ideologico fanno sparire tutto quel che appartiene alla tradizione.
Nelle pietre degli antichi edifici continua a vivere il genio della stirpe. Esiste un’anima delle stirpi che sopravvivono al di là dell’avvicendarsi delle generazioni perché vivono di una vita immateriale: l’Italia ne è piena.
Dove va a finire l’anima dei luoghi? I luoghi hanno un’anima: non alla stessa maniera degli esseri umani ma è certo che la possiedono, anche se noi non vi pensiamo, anche se ci comportiamo come se non l’avessero.
Urbanistica, archistar e amministratori. È lecito abbattere una quercia di 500 anni per fare posto a un palo della luce? e che ci fa il ponte di Calatrava a Venezia se non a glorificare il presunto genio del suo ideatore?
La svolta dell’arte nel XIII secolo e l’avvento della modernità. Cos'è e quando incomincia la modernità? l’essenza del moderno è il motto "indietro non si torna" suo esponente l'intellettuale che sostituisce il pater familias.
Laocoonte non grida per Schopenhauer perché alla scultura s’addice solo la bellezza. Come si può affermare che l’arte deve andare oltre l'imitazione della natura per afferrare le essenze della realtà non è una contraddizione?
Un quadro misterioso: nella «Allegoria sacra» conservata agli Uffizi di Giovanni Bellini l’enigma di un messaggio nascosto. Lo schietto parere di Giulio Carlo Argan a proposito del mistero che si cela dietro la Sacra allegoria.
Un quadro al giorno: «Gli eroi di Culqualber», di Achille Beltrame del 1941. La cosa più stupefacente è che Beltrame (Arzignano Vicenza 1871-1945) fu in grado di illustrare eventi che si verificavano in ogni parte del mondo.
Oggi la comunicazione non crea più relazioni, ma si limita a mettere in scena qualcosa. E' diventata rappresentazione pura “astratta, soggettiva, autoreferenziale, e, al limite, autistica” e non dice nulla a nessuno.
Poesia e fede nella «Annunciazione» della Verna di Andrea della Robbia. Siamo di fronte al vero spirito della civiltà umanistica e rinascimentale è la celebrazione della bellezza vista come riflesso della verità soprannaturale.
Anima nelle città? Quando il dio cemento e la dea automobile imposero la copertura delle rogge urbane. Una città non è solamente un insieme di case, strade, commerci e servizi: una città è anche un luogo dell’anima.
Quella odierna . . le città antiche avevano un’anima erano progetti d’insieme armoniosi espressione di civiltà; quelle moderne non possiedono un'intima coerenza dovendo obbedire a leggi di puro edonismo personale.
Il rigido determinismo di Taine nella valutazione estetica di San Vitale a Ravenna. Per lui l’uomo è un animale di specie superiore che produce poemi e filosofie allo stesso modo in cui i bachi da seta producono i loro bozzoli.
Basta con la smania manipolatrice e la megalomania degli architetti che si credono Dio. Si parla tanto da un po’ di tempo dei grandi architetti che scaraventano opere sempre più fastose e deliranti nei nostri paesaggi.
La pittura di Maurice Utrillo (1883-1955) poeta della malinconia. Fuori della Francia e della lingua francese non vi è ingiustamente molto su questo pur conosciuto e importante artista della prima metà del Novecento perche? .
Per Gombrich non c’è progresso nell’arte:"la cultura di massa è un’impostura". Nella democratica "modernità" la stragrande maggioranza delle persone è ridotta a far finta di capire dipinti e sculture degli artisti d’avanguardia.
Per chi o per cosa dipingeva l’uomo preistorico? Le sue caverne sono ricche di dipinti le rocce d’ogni parte del mondo sono piene di antichi graffiti raffiguranti svariati soggetti specialmente animali, ma anche scene complesse.
L'osservazione. Ma è proprio questo il volto del nostro Redentore? L’arte sacra, quando tenta di rappresentare ciò che non è rappresentabile, deve sforzarsi di farlo con infinita prudenza, umiltà e consapevolezza del limite .
Come Guy de Maupassant vide le meraviglie della Cappella Palatina a Palermo. La luce non è materia è spirito e quel che affascina Maupassant il naturalista Maupassant non sono le cose ma il mistero che in esse si cela.
Un quadro al giorno: «Paolo e Francesca», di Gaetano Previati (1901). Quella di Gaetano Previati fu, nel panorama della pittura italiana di fine Ottocento e dei primi del Novecento, una vera e propria rivelazione.
In Michelangelo v’è lo slancio doloroso dell’anima a Dio ma ancora frenato dall’ego. Vi è nelle sue opere tutto il dramma del Rinascimento il dramma della cultura moderna che si è resa autonoma dal suo centro ideale: "Dio".
Che rapporto esiste fra misticismo e sensualità? perché gli esseri umani non potrebbe arrivare all’estasi mistica anche per mezzo di una robusta vena di sensualità, adeguatamente guidata, accompagnata e divenuta matura? .
La copertura delle rogge primo atto della distruzione dei vecchi centri urbani. Non è stato il frutto di fatalità ma il risultato di una azione pensata da una perversa alleanza fra un pugno di architetti e urbanisti ambiziosi.
Vasilij Kandinskij apprendista stregone della modernità. Ha voluto distruggere per poi ricostruire ma la ricostruzione non c’è stata c’è stata solo la dis.
Bosco di castagni sopra Stresa di Guido Boggiani. A 20 anni si era fatto notare come uno dei migliori discepoli di Filippo Carcano ed era avviato a una carriera di successo se non l'avesse interrotta partendo per il Sud America.
Cosa dice lo sguardo morente di Cleopatra nella tela viennese di Guido Cagnacci 1601-1663? Egli amava ritrarre le belle donne nude spesso sfruttando pretesti mitologici, persino biblici con corpi pervasi da un languore sensuale.
Un quadro al giorno: Giuseppe Pellizza da Volpedo «Lo specchio della vita» (1898). Appartiene alla seconda fase della intensa vicenda artistica e rappresenta uno dei vertici assoluti del suo itinerario pittorico.
A Milano la cattedrale sembra una moschea. Nella folle "Hammamet" padana manca solo un'oasi. I giardini nelle città, come scrive Francesco Lamendola, hanno senso in rapporto con i luoghi, con la loro storia e con il loro destino di Vittorio Sgarbi
A Santa Maria in Stelle, presso Verona, l’anello di congiunzione fra paganesimo e cristianesimo. Nella struttura ipogea di Santa Maria in Stelle si può osservare la successione, anzi, la sovrapposizione delle due religioni.
Le città come gli umani e come tutti gli animali e le piante superiori possiedono anch’esse un genere sessuale? Come per l’odore corporeo di una donna mai confondibile con quello di un uomo per le città vale un criterio analogo.
Quaroni, Zecchi e la Chiesa di Gibellina: un giudizio di Dio contro il nichilismo. Nell’agosto del 1994 la chiesa venne giù e forse c’è qualcosa di simbolico una sorta di ammonimento silenzioso ma eloquente in un simile evento.
Dobbiamo fare in modo che la città matrigna torni ad esserci madre. Le città nel corso degli ultimi decenni ma è un processo che parte da molto lontano: almeno dalla Rivoluzione industriale sono diventate cupe ostili e disumane.
Un quadro al giorno: «Il pino sul mare» di Carlo Carrà (1921). Il quadro appartiene al periodo in cui l'arte di Carrà, superata la fase futurista, sta già passando da quella metafisica vera e propria a quella 'novecentesca'.
La teoria della pittura dinamica. Un quadro al giorno: «Incuneandosi nell’abitato» di Tullio Crali (1939). Il suo nome resterà legato alla stagione pittorica degli anni '30 del futurismo del quale è stato originale esponente.
« Mélancholie et mystère d'une rue» di Giorgio De Chirico. Anche la pittura metafisica di Giorgio De Chirico altro non è per usare una espressione del filosofo Julius Evola che una forte vibrata rivolta contro il mondo moderno.
L’unità stilistica del Barocco deriva dal suo possente anelito verso l’infinito, dalla sua brama di spazi immensi e inesplorati? Questa è la tesi dello storico svizzero Heinrich Wölfflin discepolo di Burckhardt e Dilthey .
UN GIOIELLO E "ANIMA" VIENNESE
A Vienna. Maria am Gestade Kirche gioiello del gotico viennese che solo pochi conoscono. Un luogo sacro non ha la stessa qualità di un luogo profano, nel primo si crea una prodigiosa solidarietà fra i vivi e i defunti.
"La baionetta del russo mi entrava nella carne insieme a una felicità inaudita ". Queste parole stupefacenti furono pronunciate dal pittore espressionista austriaco Oskar Kokoschka, ormai anziano, nel corso di una intervista.
La bellezza dell’attimo vive per sempre sino alla fine del mondo. «Fermati, attimo, sei bello!», esclamava Goethe nel «Faust», a indicare la struggente nostalgia nei confronti degli istanti felici che corrono via.
Una città senz’anima è qualche cosa di meno e di peggio di un semplice non-luogo: è un contro-luogo, vale a dire un “locus diabolicus”, ii cui abitanti subiscono, sin dalla fanciullezza, una sorta di contro-iniziazione.
Cosa contempla la domina nella Villa dei Misteri? Il più grande scrigno della pittura antica: una donna pagana del I secolo avanti Cristo, raffigurata da uno sconosciuto pittore di una città secondaria dell’Impero romano.
Un quadro al giorno: «Polittico di Maria Vergine» di Pino Casarini (Verona, 1897-1972). Raramente un'opera d'arte moderna (è del 1959-61) riesce ad esprimere un'atmosfera così densa di suggestione e raccoglimento.
Nel portale di Santa Sabina per la prima volta compare il dramma del Dio-uomo crocifisso. La morte di Gesù sulla croce è per i cristiani il momento centrale della sua missione la cui rappresentazione è stata graduale.
ARTI FIGURATIVE NELLE VENEZIE
Un quadro al giorno: «La mucca all'abbeveratoio» di Giovanni Segantini 1887. E' l'artista italiano che più di qualsiasi altro ha saputo sentire vivere e interpretare l'ambiente dell'alta montagna delle Alpi maestose.
I TANTI AMICI DI SERGIO BOIAGO
Scultura: l’uomo è sempre stato attratto dal mondo delle pietre. Ogni giorno con fede e con pazienza con umiltà e amore Sergio Boiago lavora alle “sue” pietre: le assembla, le salda, le dispone a formare creature ed atmosfere.
Scultore trevigiano di Miane. "Sulle tracce di Marco Casagrande" nel bicentenario della nascita. E' stato un artista insigne ingiustamente obliato nella sua terra natale, uno dei maggiori scultori italiani ed europei dell’800.
Ricordo di Berto Rossato pittore-poeta dalla fede semplice e profonda. Il cui vero nome era Umberto Severin nato nel 1914 a Paese a pochi chilometri da Treviso in una numerosa famiglia contadina e morto nel 1978.
Un quadro al giorno: sorpresa a Moriago della Battaglia: Madonna in trono fra angeli e santi di G. A. De Sacchis detto il Pordenone (1528). Tiziano fu il grande antagonista del Pordenone morto nel 1539 forse per veleno.
FRA CLAUDIO GRANZOTTO SCULTORE
«O beata solitudo, o sola beatitudo». Se non fosse stato un fervente cattolico e proclamato beato dalla Chiesa nel 2004 sarebbe oggi conosciutissimo e giustamente ammirato come uno dei massimi scultori italiani del XX secolo.
Luigi Russolo pittore e compositore futurista esploratore di sentieri mai tentati. Fu uno fra i massimi esponenti del Futurismo: la personalità del Russolo è stata multiforme e i suoi interessi culturali molto diversificati.
Luisa Bergalli Gozzi, o le ambizioni sbagliate. A fare da battistrada era stata Elena Lucrezia Cornaro, laureata a Padova in filosofia nel 1678: Fabio Soldini riassume la vicenda artistica e umana di Luisa Bergalli Gozzi.
Gioielli nascosti: "La chiesa del Torresino" a Padova. La facciata, sul modello del tempio classico, mediato dall’arte del Palladio, nasconde allo sguardo la "circolarità" dell’interno, che è una vera sorpresa per il visitatore.
L’estetica romantica del Sublime si è alimentata con la scoperta dei Monti Pallidi. È stata la cultura del XVIII secolo a cavallo fra Illuminismo e Romanticismo a elaborare una estetica del sublime così come oggi la conosciamo.
Quel San Giorgio che lotta col drago ai piedi della foresta d’abeti e faggi. Una chiesetta appropriata a ricordarci una grande verità: il Male è sempre in agguato e ciascuno di noi, come San Giorgio, è chiamato ad affrontarlo.
Italia paese delle meraviglie? Come scorre la vita nelle città e come si vive in quegli scatoloni di cemento armato che sembrano immensi sarcofaghi; ah il profumo del fieno… quali parole riuscirebbero a descriverlo?
Memoria dimenticata? Cosa ci dicono i cimiteri della Grande guerra sul nostro essere di oggi. Il rispetto di un popolo verso se stesso parte da qui: dalla propria memoria non sarebbe ora d’incominciare a far qualcosa sul serio.
Un’oasi di verde pace e cultura: l’Orto Botanico di Padova si trova in una zona centralissima vicino a Prato della Valle e a pochi metri in linea d’aria dalla Basilica del Santo uno dei luoghi religiosi più frequentati al mondo.
DUE CHIESE DUE PAESI DUE MONDI
Quella di Fratta di Oderzo è una perfetta parabola visiva dell’Italia dell’Europa e della Chiesa cattolica di questi nostri anni: un Paese disarticolato appiattito omologato decerebrato cui è stata strappata l’anima.
L'esempio della Parrocchia di Santa Maria Immacolata a Longarone c’è un prima e un dopo. Il 9 ottobre 1963 questo ridente paese in provincia di Belluno con le sue 2.000 anime venne spazzato via da una gigantesca ondata di acqua.
Notte di Pasqua alla Certosa, di Nilo Faldon. La certosa di Vedana non è attualmente visitabile poiché ospita delle monache di clausura. Là dove essa ora sorge anticamente vi era un ospizio dedicato a S. Marco.
Edifici del neoculto sembrano solo delle palestre: le brutte chiese postconciliari inseguono il mondo non cercano il divino edificate in omaggio a un non meglio definito “spirito ecumenico e conciliare” avviliscono il paesaggio.
Scherza coi fanti, ma non coi Santi (Teonisto, Tabra e Tabrata), né con le loro chiese. Non è facile fare un po’ di chiarezza sulle origini del culto dei Santi Teonisto, Tabra e Tabrata, a causa della scarsezza delle fonti.
Madonna in trono col Bambino fra angeli e santi di G.B. Cima da Conegliano (1492). Una visita anche fuggevole alla cittadina adagiata ai piedi di colline rese famose dai vini pregiati non può prescindere ad un suo omaggio.
DANIEL VAN DEN DIJCK A TREVISO
La crociata contro gli Albigesi in un quadro di Daniel van den Dijck a Treviso. Il visitatore che varchi la soglia del grandioso tempio dei Domenicani dedicato a San Nicolò sarà attirato da una tela di grandi dimensioni.
Un quadro al giorno: «La mosca cieca» di Noè Bordignon 1873. Nato a Salvarosa di Castelfranco Veneto studente all’Accademia di Venezia ebbe per compagni Ciardi e Favretto e fu amico oltre che di Favretto di Luigi Nono e Milesi.
Il trittico di San Martino a Navolé preziosa opera di Cima da Conegliano. Dobbiamo evitare i veleni e nutrire la nostra anima solo di cose buone moralmente sane che indirizzano i nostri sentimenti e i nostri pensieri verso Dio.
UN QUADRO AL GIORNO: PREVITALI
«Annunciazione» di Andrea Previtali 1505 circa. Previtali detto il Cordegliaghi o Cordeliaghi nasce a Berbenno in territorio bergamasco (allora parte della Repubblica di Venezia) e precisamente nella Valle Imagna.
I 3 filosofi di Giorgione ci sfidano in un’atmosfera trepidante d’attesa e di risveglio. Il celebre dipinto databile al biennio 1506-1508 è una di quelle opere che costituiscono la croce e delizia di tutti quei critici d’arte.
ARCHIVIO SINOTTICO
N. |
TITOLO ORIGINALE |
TITOLO |
DATA |
PUBBLICATO |
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S. Apollinare a Trento, esempio dello "Stile cistercense". |
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S. Apollinare a Trento, esempio dello "Stile cistercense". |
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La ruota della fortuna il rosone del duomo di Trento. |
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23 Febbraio 2022 |
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63 |
La grande arte deve per forza essere rivoluzionaria? |
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17 Febbraio 2022 |
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Il Vangelo di Kells, un gioiello del medioevo celtico |
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Del 17 Gennaio 2022 |
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L’arte deve glorificare Dio ma solo in modo esplicito? |
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Dell'11 Gennaio 2022 |
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60 |
Jacopo Torriti e Pietro Cavallini, preludio a Giotto |
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Del 18 Dicembre 2021 |
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59 |
Il linguaggio dell’arte è assolutamente universale? |
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Dell'11 Novembre 2021 |
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58 |
Fin dove l’arte può trattare temi moralmente cattivi? |
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Del 03 Settembre 2021 |
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57 |
Sublimità e umanità di Giotto, re dei pittori cristiani |
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Del 27 Agosto 2021 |
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56 |
Se l'estetica è l'ontologia dell'arte dobbiamo chiederci se un'estetica sia ancora possibile in una cultura come l'occidentale |
Già pubblicato su Filosofia il 09 Aprile 2018 e su Arianna Editrice il 21/08/2007 |
01 Maggio 2020 |
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55 |
Alfred Sisley o la scoperta del cielo |
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11 Febbraio 2020 |
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Per vivere bene adesso nulla di ieri si deve perdere |
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03 Novembre 2019 |
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53 |
Nell’arte di Wiligelmo la sintesi dell’uomo cristiano |
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19 Giugno 2019 |
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Rosai, dalla pena del finito allo splendore dell’essere |
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25 Aprile 2019 |
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Nei dipinti di Francesco Guardi è il nostro ritratto |
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29 Dicembre 2018 |
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L’alta moda è una forma di arte? |
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01 Ottobre 2018 |
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Intriganti, elusive, sensuali le donne di Edwin Georgi |
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25 Agosto 2018 |
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Sacrifici umani dei maya: ma, e il buon selvaggio? |
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25 Luglio 2018 |
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L’arte “sacra” moderna è una bestemmia |
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30 Giugno 2018 |
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Il mondo incantato dello scultore Salvatore Grillo |
10/10/2011 |
12 Aprile 2018 |
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45 |
La bellezza, nel protestantesimo, è sempre nemica di Dio, lo sostituisce o lo combatte |
07/07/2015 |
31 Gennaio 2018 |
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44 |
I paesaggi rappresentati da un artista sono finestre su di un’altra dimensione? |
30/12/2009 |
17 Gennaio 2018 |
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Estasi e morte nel linguaggio dell'arte |
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16 Gennaio 2018 |
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42 |
Sapere e ricordare è un atto d’amore verso se stessi |
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31 Dicembre 2017 |
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Nelle pietre degli antichi edifici continua a vivere il “genio” della stirpe |
29/12/2013 |
30 Dicembre 2017 |
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40 |
Dove va a finire l’anima dei luoghi? |
29/12/2013 |
29 Dicembre 2017 |
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39 |
È lecito abbattere una quercia di 500 anni per fare posto a un palo della luce? |
30/08/2015 |
26 Dicembre 2017 |
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La svolta dell’arte nel XIII secolo preannuncia l’avvento della modernità |
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19 Dicembre 2017 |
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37 |
Laocoonte non grida, per Schopenhauer, perché alla scultura s’addice solo la bellezza |
28/02/2015 |
18 Dicembre 2017 |
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36 |
Nella «Allegoria sacra» di Giovanni Bellini l’enigma di un messaggio nascosto |
19/11/2012 |
18 Dicembre 2017 |
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35 |
Un quadro al giorno: «Gli eroi di Culqualber», di A. Beltrame (1941) |
25/05/2009 |
18 Dicembre 2017 |
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34 |
Oggi la comunicazione non crea più relazioni, ma si limita a mettere in scena qualcosa |
07/01/2017 |
17 Dicembre 2017 |
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33 |
Poesia e fede nella «Annunciazione» della Verna, di Andrea della Robbia |
21/11/2015 |
17 Dicembre 2017 |
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32 |
Quando il dio cemento e la dea automobile imposero la copertura delle rogge urbane |
17/08/2015 |
14 Dicembre 2017 |
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La città antica era bella. Quella odierna… |
10/04/2015 |
12 Dicembre 2017 |
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30 |
Il rigido determinismo di Taine nella valutazione estetica di San Vitale a Ravenna |
11/10/2012 |
12 Dicembre 2017 |
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29 |
Basta con la smania manipolatrice e la megalomania degli architetti che si credono Dio |
04/04/2012 |
10 Dicembre 2017 |
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28 |
La pittura di Maurice Utrillo (1883-1955), poeta della malinconia |
07/02/2008 |
10 Dicembre 2017 |
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27 |
Per Gombrich non c’è progresso nell’arte; e la cultura di massa è un’impostura |
24/02/2015 |
09 Dicembre 2017 |
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26 |
Per chi o per cosa dipingeva, l’uomo preistorico? |
17/08/2015 |
09 Dicembre 2017 |
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25 |
Ma è proprio questo il volto del nostro Redentore? |
26/04/2016 |
08 Dicembre 2017 |
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24 |
Come Guy de Maupassant vide le meraviglie della Cappella Palatina a Palermo |
23/07/2015 |
08 Dicembre 2017 |
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23 |
Un quadro al giorno: «Paolo e Francesca», di Gaetano Previati (1901) |
20/07/2009 |
08 Dicembre 2017 |
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22 |
In Michelangelo v’è lo slancio doloroso dell’anima a Dio, ma ancora frenato dall’ego |
26/02/2015 |
07 Dicembre 2017 |
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21 |
Che rapporto esiste fra misticismo e sensualità? |
03/02/2013 |
07 Dicembre 2017 |
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20 |
La copertura delle rogge, primo atto della distruzione dei vecchi centri urbani |
17/08/2015 |
07 Dicembre 2017 |
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Kandinskij, apprendista stregone della modernità |
08/12/2017 |
07 Dicembre 2017 |
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Un quadro al giorno: Bosco di castagni sopra Stresa, di Guido Boggiani (1884) |
17/10/2008 |
05 Dicembre 2017 |
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Cosa dice lo sguardo morente di Cleopatra nella tela viennese di Guido Cagnacci? |
19/11/2010 |
21 Novembre 2017 |
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Un quadro al giorno: Giuseppe Pellizza da Volpedo, «Lo specchio della vita» (1898) |
13/07/2009 |
19 Novembre 2017 |
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A Santa Maria in Stelle, presso Verona, l’anello di congiunzione fra paganesimo e cristianesimo |
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14 Novembre 2017 |
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Anche le città hanno un sesso? |
22/03/2011 |
13 Novembre 2017 |
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Quaroni, Zecchi e la Chiesa di Gibellina: un “giudizio di Dio” contro il nichilismo |
06/10/2015 |
09 Novembre 2017 |
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Dobbiamo fare in modo che la città matrigna torni ad esserci madre |
17/08/2015 |
06 Novembre 2017 |
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Un quadro al giorno: « Il pino sul mare » di Carlo Carrà (1921) |
08/04/2008 |
13 Ottobre 2017 |
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Un quadro al giorno: « Incuneandosi nell’abitato » di Tullio Crali (1939) |
21/04/2008 |
12 Ottobre 2017 |
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Un quadro al giorno: « Mélancholie et mystère d'une rue» di Giorgio De Chirico (1914) |
10/04/2008 |
12 Ottobre 2017 |
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L’unità stilistica del Barocco deriva dal suo possente anelito verso l’infinito? |
18/12/2012 |
10 Ottobre 2017 |
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07 |
Maria am Gestade Kirche, gioiello del gotico viennese che solo pochi conoscono |
23/10/2015 |
10 Ottobre 2017 |
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06 |
«La baionetta del russo mi entrava nella carne insieme a una felicità inaudita…» |
18/03/2014 |
10 Ottobre 2017 |
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05 |
La bellezza dell’attimo vive per sempre, sino alla fine del mondo |
13/04/2011 |
26 Agosto 2017 |
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04 |
Quale futuro per la città? |
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24 Agosto 2017 |
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03 |
Cosa contempla la domina nella Villa dei Misteri? |
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24 Agosto 2017 |
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02 |
Un quadro al giorno: «Polittico di Maria Vergine» di Pino Casarini (1959-61) |
06/05/2009 |
07 Agosto 2017 |
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01 |
Nel portale di Santa Sabina, per la prima volta, compare il dramma del Dio-uomo crocifisso |
12/05/2014 |
02 Agosto 2017 |
Alcune note biografiche:
Il prof. Francesco Lamendola è nato a Udine il 31 ottobre 1956. Laureato in Materie Letterarie e in Filosofia, è abilitato in Lettere, in Filosofia e Storia, Filosofia e Pedagogia, Storia dell’Arte, Psicologia Sociale. Ha insegnato nell’Istituto Superiore “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo e ha pubblicato una decina di volumi tra saggi storici, musicali, filosofici, di poesia e di narrativa, di cui ricordiamo “Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C.”, “Il genocidio dimenticato. La soluzione finale del problema herero nel sud-ovest africano”, “Metafisica del Terzo Mondo”, “L’unità dell’Essere”, “La bambina dei sogni e altri racconti”, “Voci di libertà dei popoli oppressi.” Fogli Sparsi (E-Book). Collabora e ha collaborato con numerose riviste scientifiche e letterarie, su cui ha pubblicato diverse migliaia di articoli ed è presidente dell’Accademia Adriatica di Filosofia “Nuova Italia” che edita l’omonima rivista in cui è presente aggiornato il suo archivio con 6.200 articoli, oltre che su il Corriere delle Regioni e sul blog dell’Istituto Studi delle Venezie. Ha tenuto e tiene conferenze per la Società “Dante Alighieri” di Treviso, per l’”Alliance Française”, per l’Associazione Italiana di Cultura Classica, per l’Associazione Eco-Filosofica, per l’Istituto per la Storia del Risorgimento e per varie Amministrazioni Comunali, oltre alla presentazione di mostre di pittura e scultura ed è tra i promotori del Festival di Filosofia “Antonio Livi”.
Vedi anche:
RELATIVISMO LECTIO MAGISTRALIS
La conferenza con il prof. Francesco Lamendola dal titolo: “La questione della verità nella cultura del Relativismo". La verità è morta nella "dittatura della menzogna": senza la verità tutto precipita nel caos, nell’anarchismo stabilito per decreto
I VIDEO DEL PROF. FRANCESCO LAMENDOLA
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