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45 - PERCORSI DI FILOSOFIA E LETTERATURA: " AMBIENTALISMO E BOTANICA "
Raccolta di saggi "Ambientalismo e Botanica "
di
Francesco Lamendola
AMBIENTALISMO E BOTANICA
Perché non amiamo la natura? Nello spazio di una generazione i nostri boschi sono diventati silenziosi. Qual è il posto dell’uomo nella natura? Piante velenose minaccia o risorsa. La flora sub-antartica di Mas a Fuera.
Filosofia. Dobbiamo sbarazzarci d’una filosofia che nega, manipola e “artificializza” la natura. Rivalutando la coscienza della universalità della natura umana con un ritorno all’Essere e un abbandono dei deliri di onnipotenza.
Quei tristi boschi di faggi avvolti nella nebbia. La natura può essere triste? Un paesaggio perennemente nuvoloso, dove le giornate di sole sono rara eccezione, può risentirne nelle sue creature, di questo ambiente sfavorevole?
Il bosco era vivo? Nello spazio di una sola generazione i nostri boschi sono diventati vuoti e silenziosi. Alcuni brani del romanzo breve di Carlo Cassola del 1959 «Il taglio del bosco», da molti giudicato il suo capolavoro.
Prolusione all'apertura annuale dell'Orto Botanico Locatelli, a Mestre (Parco della Bissuola), in collaborazione con l'Associazione Filosofica Trevigiana del Maggio 2003. Il giardino come luogo sacro, simbolico e mitologico.
Mistero e poesia della foresta primeva in una pagina di Joseph Sheridan Le Fanu. Le foreste primeve sono quasi scomparse dalla faccia dell’Europa: resiste quella di Bialowieza in Polonia ove pascolano gli ultimi bisonti europei.
Botanica. Breve la vita felice di David Douglas, il botanico innamorato delle foreste del Nord. Si dedicò alla ricerca di nuove specie vegetali nel Nord-Ovest americano e che fece conoscere per primo al mondo europeo.
Prolusione del prof. Francesco Lamendola in occasione dell'apertura annuale dell'Orto Botanico Locatelli a Mestre (Venezia), presso il Parco della Bissuola, domenica 4 maggio 2003, in collaborazione con l'Associazione Filosofica Trevigiana
I luddisti e la loro guerra alla rivoluzione industriale. Nell'era della globalizzazione una recensione all'edizione italiana del libro di Kirkpatrick Sale uno dei più noti tra i pensatori ecologisti americani ribelli al futuro.
Spermatofite svolta decisiva della vita sulla Terra. Le Antofite da ànthos fiore oggi si preferisce indicarle con il termine Spermatofite, da sole sono oltre 200.000 specie vale a dire più della metà di tutte le specie vegetali.
Botanica. Le "piante vascolari" alla conquista dell’ambiente terrestre. Le più primitive, le Pteridofite, comparvero nel Devoniano inferiore, circa 400 milioni di anni fa e si diffusero nella terraferma durante il Carbonifero.
Che lezione straordinaria e commovente quel lauro abbarbicato sull’orlo dell’abisso. La pianta possiede un istinto una qualche forma d’intelligenza e di volontà. Che cosa provoca la nascita e lo sviluppo di una nuova radice.
MISTERO CRISTALLI D'ACQUA VIVA
I cristalli dell'acqua sono parte di un dialogo che la natura ci invita ad instaurare con lei. La scoperta del ricercatore giapponese Masaru Emoto che l'acqua è "viva" e possiede una memoria un alfabeto in una lingua misteriosa.
Perché non amiamo la natura? Una riflessione sulle responsabilità della cultura contadina. Dei crimini che noi tutti continuiamo a perpetrare ai danni dell'ambiente è responsabile l'insieme della nostra cultura e società.
Dobbiamo ricordarci che l’agricoltura è una transazione equilibrata fra l’uomo e la terra: a lungo andare l’interferenza dell’uomo sul sistema della natura dominata da meccanismi economici irragionevoli rischia di isterilirla.
Quale deve essere il giusto atteggiamento conoscitivo nei confronti della natura? L'autentico rapporto fra uomo e ambiente, fra uomo e animali, fra uomo e natura; se ne parla anche troppo, e sovente a sproposito.
Natura. Nella cattedrale di faggi a cielo aperto, la rivelazione ineffabile di un raggio di sole. Una foresta di faggi in un chiaro mattino d'estate è uno degli spettacoli più sontuosi e commoventi che la natura possa offrire.
Il quesito. Le foreste di faggi dell’emisfero australe: un intrigante problema fitogeografico. Come ha potuto, questo albero dall’ampia chioma e dalle grandi dimensioni essere tanto diffuso in regioni fra loro così distanti.
L'ecologia della mente come presupposto dell'equilibrio spirituale. Tutto per un superfluo di cui non sappiamo letteralmente che fare scaricando sui nostri familiari tutte le tensioni accumulate e uno stile di vita masochistico.
Il mirtillo patagonico della «Aristotelia maqui»e le sue virtù anti-ossidanti. In alcuni distretti della Patagonia cilena e nelle remote Isole Juan Fernandez cresce un arbusto sempreverde, dalle graziose bacche di colore viola.
La doppia natura dell'uomo. Qual è il posto dell’uomo nella natura? Il filone centrale del pensiero occidentale è antropocentrico rispetto la natura: passato pero' da custode a manipolatore e adoratore di idoli materiali.
Da Babilonia agli "horti" di Roma. Prolusione all'apertura annuale dell'Orto Botanico Locatelli a Mestre (Bissuola), in collaborazione con l'Associazione Eco-Filosofica (già Associazione Filosofica Trevigiana), Maggio 2005.
Erminia "fra le ombrose piante" è figura d’una segreta voluttà di soffrire. La natura non è "amica dell’uomo", ma è amica a colui che l’accosta nella maniera giusta e nemica a chi non lo sa e l’uomo moderno ha scelto la II^.
Lo splendido non-ti-scordar-di-me dell’isola Chatham minacciato da pecore e maiali. Le isole oceaniche ospitano degli ecosistemi dai caratteri particolarissimi, unici al mondo; in pratica, come dei santuari della natura.
Silenzio, meraviglia e splendore del bosco. Esiste, fin dai primordi, una silenziosa e misteriosa empatia, anzi, di più, una sorta di alleanza, se non una vera e propria simbiosi, fra l’anima dell’uomo e l’anima del bosco.
Nei ragazzi della Via Pál la nostalgia d’un mondo rurale condannato dalla modernità. Povero Nemecsek morto per una sua piccola e grande idea dell’onore della fedeltà verso i compagni della difesa del mondo dell’infanzia.
Difendere le foreste del pianeta per salvare il bene inestimabile della biodiversità. Il ruolo insostituibile che la biodiversità svolge nel mantenere l'equilibrio ecologico e indirettamente la sopravvivenza dell'uomo stesso.
Skottsberg visse a lavorò in un periodo storico di transizione: fra il tramonto dell'epoca delle grandi esplorazioni geografiche e l'alba di quella delle moderne esplorazioni scientifiche - geologiche, botaniche e zoologiche.
La flora sub-antartica di Mas a Fuera. C’è una sorpresa in serbo per chi navighi dalla punta settentrionale della Nuova Zelanda direzione est verso l’America del Sud si vedrà emergere una muraglia di roccia basaltica.
La natura, per Alano di Lilla, o Alano delle Isole – nato verso il 1125 a Lilla e morto nel 1202 nella famosa abbazia di Citeaux, ove si era fatto monaco è un vero e proprio essere, creato da Dio per governare il mondo.
Che ne sarà delle nostre piante ora che stiamo partendo per le vacanze? è giusto preoccuparsi per tempo al fine di trovare una soluzione adeguata. Anche da ciò possiamo misurare che genere di persone siamo.
Piante velenose: minaccia o rIsorsa? Da sempre un alone di mistero e di paura circonda le piante velenose nella storia umana. La conoscenza dei loro effetti, la capacità di estrarne e di manipolarne le minacciose virtù.
La scomparsa delle siepi dal paesaggio agrario segno e metafora dell'aggressione della modernità. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 qualcosa è cambiato anzi è cambiato tutto le siepi vennero estirpate ovunque .
Ecologia e ambiente. Modi “giusti” e modi “sbagliati” di accostarsi al mondo della natura? e specialmente di far accostare ad esso un bambino o un ragazzo? Quello della caccia è un caso abbastanza eloquente.
Contrapposizione psicologica? La città rappresenta l’ideale della vita sociale? Il tema della contrapposizione psicologica e morale, oltre che economica e culturale, fra città e campagna, è antichissimo: il caso dell’Italia.
Quanta cecità da parte degli intellettuali che ignorano l’urgenza del ritorno alla terra. Hanno assistito alla distruzione della civiltà contadina indaffarati a celebrare le magnifiche sorti e progressive del miracolo economico.
Le grandi dighe sono un simbolo di progresso o una manifestazione di suprema ignoranza? È ormai cosa rara per l'amante della natura poter fare una gita in montagna senza imbattersi nello spettacolo di una qualche nuova diga.
Sovente le passioni degli adulti hanno origine da un seme gettato nell’infanzia e che attecchisce misteriosamente nelle profondità dell’anima, creandovi una magica atmosfera e lasciando una impressione indelebile.
Le comunità vegetali esistono realmente o sono una astrazione dei botanici? Non è un quesito ozioso ma ha delle implicazioni notevolissime sul piano della logica formale: non solo nel campo scientifico ma anche filosofico.
HORTUS EYSTETTENSIS: L'ERBARIO
«Hortus Eystettensis» meraviglioso padre di tutti gli erbari moderni. La civiltà barocca i suoi erbari e orti botanici: nasce la cultura delle piante. In Baviera nel 1613 viene pubblicato da un farmacista un'opera mastodontica.
Botanica e barocco: il caso di Giovan Battista Ferrari gesuita. Il Seicento è anche il secolo della botanica che sviluppa e porta a maturazione gli stimoli del grande Andrea Cesalpino, e con il toscano Giovan Battista Ferrari.
Il pensiero ecologista di Darré è ancora un segno di contraddizione: odiava la civiltà industriale e aveva un sentimento tolstoiano della vita rurale, sognava un’Europa ove i contadini diventassero la nuova aristocrazia.
La raccolta dei funghi è dannosa per l’equilibrio ecologico del bosco? Molti pensano che l’andare a funghi sia una attività non solo moderatamente sportiva e decisamente piacevole, ma anche perfettamente innocua.
È giusto che il vento, per vivificare le grandi foreste, spazzi via migliaia di umili poponi L’uomo non può redimersi dal male da se stesso tanto meno potrebbe redimere il male che intenzionalmente colpisce i suoi simili.
La maledizione della chimica come una metastasi dalla terra al corpo umano. Non si tratta di criminalizzare l’industria chimica, né di bandire una crociata contro la plastica, ma di mostrarne alcuni effetti perversi.
Testo della Prolusione del prof. Francesco Lamendola in occasione dell'apertura annuale dell'Orto Botanico Locatelli a Mestre (Venezia). Anche nel campo della bellezza c'è bisogno di una riconquista della nostra dignità.
Vivere in armonia con la natura, di Franco Tassi. Nato a Roma nel 1938, è stato docente di Ecologia applicata presso la Facoltà di veterinaria all'Università di Napoli, e di Conservazione della natura all'Università di Camerino.
L’alternanza di generazione elemento caratteristico delle Briofite e Pteridofite:lo studio della botanica ci mostra che nelle Briofite la generazione sessuata prevale nettamente su quella asessuata rappresentata dallo sporofito.
La caduta delle foglie: un evento naturale che non cessa d’affascinare e suscitar domande. Ma con una scienza descrittiva, una classe di divulgatori scientifici chiusi in un attardato neopositivismo auto-referenziale.
Ecco il prodigio. Il mondo in un muro: vita e bellezza sono ovunque, per chi le sa vedere. Le meraviglie della natura sono tutto intorno a noi. Non vi è asfalto così uniforme, che un fiore non riesca a spuntarvi.
Quel continente di rifiuti in plastica alla deriva nelle acque del Pacifico. Queste isole di plastica hanno degli effetti devastanti sugli ecosistemi in modo particolare quelli marini e con veleni che si mescolano al plancton.
La felce d’acqua delle Galapagos mostra che un ambiente uniforme inibisce la divergenza biologica. Il grande attore del popolamento vegetale e della formazione degli ecosistemi è il meno scientifico e imprevedibile "caso".
Ma possono accadere cose del genere? Uno schiaffo alla scienza: la natura non è fatta solo di materia, è fatta anche di correnti energetiche e la “stregona” della processionaria sapeva come servirsi di tali forze segrete.
Le città sono fallite ma allora perché la gente continua a viverci? Nessuno coltiva più il sogno di andare a vivere in un inferno in cui interi quartieri "Ghetto" sono fortini impermeabili al modello culturale dell’Occidente.
Il Borneo, le zanzare, il Ddt. Uno dei danni più gravi, che ha introdotto nella "cultura occidentale" la cosiddetta Rivoluzione scientifica del XVII sec. è stato senza dubbio "l’approccio riduzionista" al mondo della natura.
La città è l’ambiente artificiale per eccellenza e come tale tende ad allontanare l’uomo dal proprio centro vitale nella misura in cui lo allontana dalla natura dal silenzio dalle voci e dai profumi delle piante e degli animali.
COME SI UCCIDE UN MARE INTERNO
Il modello economico marxista è stato in se stesso fallimentare, al di là della pessima prova di sé che ha fornito nei Paesi del socialismo reale, ma basterebbe recarsi sulle sponde desolate del lago d'Aral per averne una prova.
La vallonea la quercia sacra a Giove: un autentico poema della natura. La vallonea, «Quercus macrolepis» detta anche quercia greca è una pianta arborea appartenente alla famiglia delle Fagacee (genere Quercus, sezione Cerris).
La realtà è in continua evoluzione; sforzarsi di capirla vuol dire essere elastici, senza perciò diventare relativisti. Se non si son capite certe cose, si rischia di andare in campagna all’inseguimento di un miraggio...
Spinoza ecologista: è fondata l’idea che Spinoza sia stato un precursore del pensiero ecologista? Quel che egli vuol dimostrare è che Dio e il mondo sono una sola cosa "Deus sive Natura" distaccandosi però si allontana da Dio.
L’arte del giardino non richiede un professionista ma un esperto amante delle piante. La società si faccia carico di una assunzione del valore paesaggistico, estetico e salutistico del giardino, sia pubblico che privato.
Il verde è un aspetto importante delle nostre città: una pagina dei Miserabili di Victor Hugo nella quale il grande scrittore francese si sofferma a descrivere uno di questi giardini inselvatichiti nel cuore di una grande città.
Una città senza giardini pubblici è come una casa che non riceve mai il sole. Oggi si sta assistendo ad un fenomeno tristissimo: l’appropriazione degli spazi di verde pubblico da parte di gruppi che ne fanno aree di bivacco.
La strada per fronteggiare il crescente bisogno di cibo? L’immaginario moderno ha ormai introiettato l’idea che rivoluzione è bello e nemmeno i disastri del comunismo e del capitalismo sono riusciti a modificare tale percezione.
L’ambiente ruderale offre una splendida occasione di riconquista alla vegetazione spontanea. Alcuni alberi tuttora viventi in Italia levavano già le loro chiome al cielo quando Michelangelo costruiva la cupola di San Pietro.
Entrare nella foresta è come entrare in una cattedrale: tutto inneggia alla vita, tutto parla di sofferenza, morte, rinascita e amore; ogni pianta, ogni animale, ogni suono e ogni profumo rimandano al mistero dell’Essere.
L’uomo e il mistero: un binomio inscindibile. L'uomo è affascinato da quelle domande che rimangono senza una risposta in un certo senso godono di sapere che non a tutto la ragione può dare una spiegazione pienamente esauriente.
Fortunati i bambini nella cui infanzia c’è un giardino incantato come quello dell’Eden. L’idea stessa del giardino nasce dal desiderio di riprodurre quello che dovette essere il Paradiso terrestre. L'insidia del nostro ego.
L’importanza del giardino alpino sta nella ricostruzione del rapporto fra uomo e montagna. Le montagne con la loro visione imponente hanno sempre colpito l’immaginazione dell’uomo primitivo erano la madre nutrice dei fiumi.
Anche dalla cima di un albero si può amare senza riserve il mondo intero. Storia di un'esperienza mistica e delle più toccanti: una di quelle rivelazioni che cambiano per sempre la vita di una persona.
La differenziazione delle flore paleozoiche nei supercontinenti di Laurasia e Gondwana. A quel tempo la distribuzione delle terre e dei mari era molto diversa da quella attuale e per conseguenza anche i climi e flore.
Un’escursione nel giardino segreto. Tutti dovrebbero avere il loro giardino segreto dove rifugiarsi e godere un po’ di pace di silenzio e di contemplazione per sottrarsi un paio d’ore all’abbraccio soffocante della vita moderna.
La scoperta dell'Hibiscus distans ultimo superstite di un'antica flora pluviale del Pacifico. Ancora oggi nell'era dell'informatica le Isole Hawaii restano nell'immaginario occidentale come un intatto Paradiso della natura.
Cicadine, Ginkgoine, Conifere: ma quante piante fossili prosperano oggi con buona pace di Darwin. Il Ginkgo è un albero che in base alle teorie evoluzioniste presentate come verità sacrosante non dovrebbe neppure esistere.
Gli alberi sono una sorgente perenne di possenti, luminose forze vitali. La vita assurdamente innaturale che conduciamo nella società odierna, e la filosofia ad essa sottesa ci hanno allontanato pericolosamente dalla natura.
BIODIVERSITA' ESEMPIO IRLANDESE
Irlanda 1847: come l'aver distrutto la biodiversità ha condannato un popolo a morire di fame. Qualcosa non va nell'ecosistema del pianeta e non è soltanto il buco nell'ozono, le piogge acide o lo scioglimento dei ghiacciai.
Ritorno alla foresta magellanica. Il viaggiatore e l’esploratore di terre lontane è colui che sente nella carne fisicamente il pungolo dell’altrove, ma non è detto che quello che cerca si trovi da qualche parte dello spazio.
Lo straordinario ecosistema delle isole Lord Howe autentico santuario della natura. Dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità per la sua ricchezza delle forme viventi che ospita ha una popolazione di soli 350 abitanti.
Lo splendore della natura apre la mente e il cuore sul mistero del mondo. Il profeta Isaia«:Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero che annunzia la pace del messaggero di bene che annunzia la salvezza».
Nella splendida «Marantha» vive il ricordo d’un grande botanico del rinascimento. Bartolomeo Maranta medico-fisico e botanico giustamente celebre ai suoi tempi era nato a Venosa patria del sommo poeta latino Orazio.
David Douglas o la vita affascinante di un botanico in perpetua ricerca di avventura. Monumento di Kaluakauka. Come dice Shakespeare, ci sono più cose fra la terra e il cielo di quante ne possa sognare tutta la nostra filosofia.
Ma le flotte dell'antico Mediterraneo distrussero le foreste causando alluvioni e malaria? Gli effetti della deforestazione dell'Italia sono stati di lunga durata e hanno coinvolto la geologia l'idrografia e la climatologia.
Fascino arcano e misterioso dei grandi alberi centenari e millenari. A differenza dell’animale del quale si può stimare per ciascuna specie la durata della vita per gli alberi, specialmente quelli più grandi ciò non è possibile.
Alberi e piante manifestano visibilmente emozioni e sentimenti? Dovremmo imparare da loro, invece di dubitare di tutto e di essere così increduli e malfidenti verso quelle dimensioni dell'esistenza che non si possono misurare.
Quale forza misteriosa spinge la linfa su per il tronco di un albero, a cento metri d’altezza? Quante sono le cose che crediamo di sapere e non sappiamo: limiti dello scienziato politically correct e della scienza moderna.
Quello che ci può insegnare la civiltà dell'albero e della sobrietà. La civiltà prealpina è stata definita «la civiltà della falce e del fieno» ma crediamo che si potrebbe anche definire «la civiltà dell'albero e della sobrietà».
Lo studioso di fitogeografia il quale voglia tracciare sulla carta geografica il margine antartico della vegetazione arborea, dovrà prendere in considerazione una per una la flora delle piccole isole subtropicali.
Una foresta di meli nel cuore dell’Asia. Senza l’uomo forse il melo selvatico si sarebbe estinto ma senza la dolcezza del suo frutto l’uomo non avrebbe mai avuto a disposizione un cibo così sano, appetitoso e così economico.
Ambientalismo cristiano? No grazie tante. Il nodo di una frettolosa e acritica accettazione del paradigma evoluzionista da parte della Chiesa cattolica. E' in atto una tenebrosa manovra per stravolgere la dottrina cattolica?
Perché si sta sciogliendo la Piattaforma di Larsen? Effetto serra, emissione di CO2 e anidride carbonica: è lui, l’uomo “innocente” o è il grande colpevole dei mutamente climatici e dei loro impressionanti effetti collaterali?
Scoprire per caso, all'ultimo minuto: sindrome da bugia o messaggio del profondo? Un aspetto piuttosto interessante, nella storia della scienza, è la frequenza con cui si presentano o paiono presentarsi le scoperte casuali.
La natura non è un “mostro sacro”, ma neanche un abito buono per tutte le stagioni. la situazione ambientale è cambiata, in questi ultimi decenni, e in peggio; e anche la sensibilità ecologica lo è, di conseguenza.
Tutto lo splendore dell'essere in un umile tronco d'albero. Il castello interiore: anche la cavità di un acero dalla forma un po' insolita può accenderci nel cuore il ricordo di esso e spingerci a farvi gioiosamente ritorno.
Davanti all'immensità della natura non ci si può sentire che piccoli e inadeguati. La storia della filosofia occidentale è un po' la storia dell'umano tentativo di emanciparsi da questo senso di piccolezza davanti alla natura.
Le società umane, come i singoli individui, sono assetate di parole di vita. Riflessioni contemplando lo spettacolo meraviglioso di quella sorgente limpidissima di un fiume che scaturisce dal fianco della montagna.
«Giardini d'occidente e d'oriente» è stato scritto a 4 mani dall'architetto e paesaggista Pietro Porcinai e dal teologo e scrittore Attilio Mordini una accoppiata veramente interessante ma sconosciuti al grande pubblico?
Accostando nella luce lunare, un angolo incantato fuori dal mondo: le Isole Kermadec. Il Paradiso perduto è tale: non esistono biglietti aerei o marittimi per ritornarvi, urge la costruzione di una "individualità nuova".
GALLERIA FOTOGRAFICA
Il prof. Francesco Lamendola è nato a Udine il 31 ottobre 1956. Laureato in Materie Letterarie e in Filosofia, è abilitato in Lettere, in Filosofia e Storia, Filosofia e Pedagogia, Storia dell’Arte, Psicologia Sociale. Insegna nell’Istituto Superiore “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo e ha pubblicato una decina di volumi tra saggi storici, musicali, filosofici, di poesia e di narrativa, di cui ricordiamo “Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C.”, “Il genocidio dimenticato. La soluzione finale del problema herero nel sud-ovest africano”, “Metafisica del Terzo Mondo”, “L’unità dell’Essere”, “La bambina dei sogni e altri racconti”, “Voci di libertà dei popoli oppressi.” Fogli Sparsi (E-Book). Collabora con numerose riviste scientifiche (tra cui “Il Polo” dell’Istituto Geografico Polare e “L’Universo” dell’Ist. Geogr. Militare) e letterarie, su cui ha pubblicato diverse migliaia di articoli e ai siti internet “Arianna Editrice”, “Edicola Web” , Acta Apostaticae Sedis, ”Libera Opinione”, l’Istituto Studi delle Venezie ed è presidente dell’Accademia Adriatica di Filosofia “Nuova Italia” che edita l’omonima rivista in cui è presente aggiornato il suo archivio articoli. Ha tenuto e tiene conferenze per la Società “Dante Alighieri” di Treviso, per l’”Alliance Française”, per l’Associazione Italiana di Cultura Classica, per l’Associazione Eco-Filosofica, per l’Istituto per la Storia del Risorgimento, “Alfa e Omega”, “Il pensiero mazziniano” e per varie Amministrazioni Comunali, oltre alla presentazione di mostre di pittura e scultura.
Vedi anche:
RELATIVISMO LECTIO MAGISTRALIS
La conferenza con il prof. Francesco Lamendola dal titolo: “La questione della verità nella cultura del Relativismo". La verità è morta nella "dittatura della menzogna": senza la verità tutto precipita nel caos, nell’anarchismo stabilito per decreto
I VIDEO DEL PROF. FRANCESCO LAMENDOLA
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