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37 - " IDENTITA' DELLE NAZIONI SOVRANE "
Raccolta di saggi "Identità delle Nazioni Sovrane"
Aggiornato al 28 Febbraio 2022
di
Francesco Lamendola
IDENTITA' DELLE NAZIONI SOVRANE
Le due Italie destinate a scontrarsi. L’Italia dell’odio. La fierezza e il disagio di essere Italiani. Siamo gli ultimi abitanti d’un mondo che muore? Non c’è sicurezza senza "sovranità". Chi è italiano e chi no?
LA DISTRUZIONE DELLE IDENTITA'
Distruggere le identità per colpire a morte l’uomo. E' il consumismo che nella società occidentale definisce appartenenza e identità: un fenomeno pilotato e studiato a tavolino, ma perché lo fanno e quali sono i loro obiettivi? di Francesco Lamendola
Del 01 Febbraio 2022
E' ora di scrollare la colonizzazione culturale straniera. Ragioni del nostro auto-disprezzo? Bisogna agire sul piano intellettuale per ridare alla nostra gente la giusta coscienza e fierezza di sè senza le quali non c’è futuro di Francesco Lamendola
3 macigni da rimuovere per un progetto politico. E' urgente ridare all’Italia un nuovo progetto politico. Siamo nelle mani di un Partito Unico che sta applicando rigorosamente l’agenda della plutocrazia massonica internazionale di Francesco Lamendola
E che mi frega a me che sò Pasquale io! L'atarassia e indifferenza degli Italiani mentre c’è un governo che fa polpette della Costituzione e un papa che fa strame della dottrina cattolica: siamo come nella Romania di Ceausescu? di Francesco Lamendola
"In vesta di pastor lupi rapaci": ciò che dice Dante dei falsi pastori del suo tempo, lo si può dire non solo del clero di oggi ma anche di tutta la società civile e di coloro, in particolare, dai quali dipende il nostro futuro di Francesco Lamendola
Finiremo come gli Yamana? Se perdiamo i "Nostri racconti" perdiamo noi stessi. Essi tengono viva la tradizione e supportano la socialità, ma oggi sono spariti e al loro posto ci sono delle narrazioni atomizzate, prive di senso di Francesco Lamendola
Noi, i nuovi ebrei: discriminati e "auto-discriminati". La "Terza guerra mondiale" dell'Italia e la disfatta totale, sul piano morale e culturale, dell’intera Europa, o per dir meglio dell’intero Occidente e della sua "civiltà" di Francesco Lamendola
ITALIANI RASSEGNATI A SPARIRE?
Curioso questo popolo che non si rassegna a sparire. Cosa si può fare per costringere gli Italiani a mollare la presa, a smetterla di far resistenza contro la globalizzazione e i suoi eroi: ce lo spiega il santo padre Bergoglio di Francesco Lamendola
I segnali c’erano già tutti: bisognava saperli vedere. Un buonismo idiota? Come si è creata una cultura radicalmente sbagliata fondata su valori capovolti: la colpa di essere persone normali, cristiani, bianchi ed eterosessuali di Francesco Lamendola
COVID-19: E' UN'ITALIA TRADITA !
Si rinnova il tradimento dello Stato verso la nazione. Covid-19: falsa chiesa in falsa pandemia? Come l'8 settembre 1943, di nostro padre: è un "Nuovo tradimento" a danno degli Italiani venduti alla "Grande Finanza" speculativa di Francesco Lamendola
PERCHE' CI VOGLIAMO COSI' MALE
I casi della "rapita" Silvia Romano e del giovane carabiniere che entra in una chiesa e con arroganza interrompe una Messa: sono i volti d’una stessa mancanza di consapevolezza e di rispetto verso la propria "identità italiana" di Francesco Lamendola
Che cos’è l’identità? Viaggio ai limiti della coscienza. Il nostro limite ontologico? La nostra mente è fatta in modo da porre la domanda ultima, ma non è capace di darle la risposta perché non è abbastanza grande da concepirla di Francesco Lamendola
L’uomo senz’ombra è chi perde i legami col passato. Che cosa saremmo noi senza i ricordi? Noi cittadini della modernità siamo in procinto di perdere la nostra "ombra" ossia il legame col passato che è la nostra essenza più vera di Francesco Lamendola
Le due Italie destinate a scontrarsi. Se c'è un 15% di privilegiati con stipendio sicuro: chi pagherà la prossima spesa al restante 85% che vive di un lavoro proprio? Non certo gli slogan di Fiorello, Jovanotti o Conte&Casalino.
Ora, almeno le cose diventano più chiare. Le domande scomode che vorremmo fare? Dobbiamo “ringraziare” il Coronavirus perché è nei momenti di crisi che emerge la nuda verità e chissà che da tutto questo non possa venire un bene.
Ci sono due Italie incompatibili: una deve sparire. Sono l’Italia onesta di chi lavora e quella degli "Psicoterapeuti" alla Bibbiano e dei magistrati, che "fanno politica". Per i traditori ci vorrebbe un processo di Norimberga?
La società si regge su un patto fiduciario. Non è che le odierne istituzioni democratiche sono per caso gli strumenti dei quali si servono i poteri occulti per distruggere il necessario rapporto di fiducia fra cittadini e Stato.
La società ha bisogno di un "Principio coagulante". Siamo ormai dei moribondi che coltivano tenacemente "la propria necrofilia", come attestano migliaia di romanzi, telefilm ecc. Siamo diventati dei "Pagani" adoratori del nulla.
Perché abbiamo disimparato a difenderci: siamo diventati una Repubblica di buonisti fondata sull’illegalità, le forze dell'ordine sono più spaventate dalla prospettiva di un processo che da quella di essere accoltellati a morte.
Mali d'Italia? È tempo di aggredire i "due zoccoli duri". La super-casta dei manager pubblici, dei magistrati e degli insegnanti, che incitano gli studenti a "detestare lo Stato". Il costoso baraccone dell’episcopato modernista.
Verso la guerra civile, a grandi passi. Sì ci sono 2 Italie incompatibili e inconciliabili, si sono già formati 2 schieramenti contrapposti, ciascuno dei quali guarda l’altro con disprezzo e lo Stato debolissimo, non sa mediare.
Manifesto della fierezza e dell’identità europea. Noi, cittadini d’Europa e noi cristiani, che abbiamo compreso la grande menzogna e il grande tradimento della Chiesa abbiamo deciso di batterci: di denunciare la manovra in atto.
Esistere è metter radici, farsi terra e paese. Altro che cittadino-consumatore globalizzato! C'è un legame essenziale fra gli uomini e il paese in cui vivono: recidere quel legame significa sradicarli farne dei poveri alienati.
UN PAESE BLOCCATO DI TRADITORI
L’Italia è un Paese bloccato. Il paese dalle culle vuote esporta giovani laureati e importa analfabeti mentre l'esercito dei poveri cresce ogni giorno. La causa è una "casta inamovibile" di parassiti e traditori: come fermarli?
IDENTITA': IL SEGRETO INDICIBILE
Smarrire l'identità è perdere se stessi, senza non c’è nulla di nulla. Perchè i "Padroni del Discorso" vogliono persuadere la gente che l'identità non è più una virtù? il loro segreto obiettivo è ridurre la popolazione mondiale.
L’auto-mortificazione della nostra identità, per un senso di rispetto verso quella altrui? La questione migranti è da 25 anni all’ordine del giorno: un ritornello di menzogne che ci viene somministrato quotidianamente dai media.
Una testimonianza di italianità: è dalla conoscenza del passato che sgorga l’amore di ciò che si è, come popolo e civiltà. Per amare l’Italia, bisogna conoscerla; e chi la conosce, come potrebbe non amarla, pur coi suoi difetti.
Sono sempre lì, a versare acqua nella benzina? L’Italia è "sotto attacco": di fatto è in guerra, anche se non l’ha dichiarata a nessuno, ma la sta subendo da parte di altri: molti incominciano a intuirlo, pochi l’hanno compreso.
LA RAZZA, LA STORIA, GLI ITALIANI
La parola razza è argomento tabù? Per l'ideologia dominante le razze non esistono, se esistono, sono "uguali", gli uomini sono tutti "uguali" nel senso che i cretini sono stati aboliti per legge, e restano solo gli intelligenti.
Siamo in guerra: right or wrong, my country! il carrozzone europeo sta per saltare in aria? lo spettacolo indecente dei Martina-Renzi e simultaneamente dei Tajani-Berlusconi che tifano contro il governo per difendere Bruxelles.
L'IDENTITA':"LA PARTITA DECISIVA"
Il nocciolo della questione è l'identità. Vogliono imporci una post-verità relativista, per sottrarci la nostra identità e ridurci a piccoli narcisisti, consumatori compulsivi, cioè utili idioti passivi e totalmente manovrabili.
L’Italia è di nuovo un laboratorio mondiale? Bisogna ricacciare i fascisti nelle fogne: questo è il grido di battaglia, che vede affratellati i vecchi ruderi del Pd, il clero di sinistra del signore argentino e i "banchieri" Ue.
Vogliono spingerci alla guerra civile? È questo che vogliono i signori del Palazzo? Altro che maturità democratica il livello della dialettica ideologica in Italia è infimo e la narrazione dei media è completamente falsificata.
C’è un problema all'ordine del giorno: chi comanda in Italia? Il governo Conte con Di Maio e Salvini o Soros? uno dei più grandi criminali della finanza mondiale, ricercato in alcuni Stati europei, ma "omaggiato" da Gentiloni.
Perché Mattarella non era in Via D’Amelio? Alla nazione italiana si presenta un’occasione forse unica di riappropriarsi del proprio destino, di riprendersi pezzi di sovranità svenduta e correggere politiche sbagliate e suicide.
La "mutazione antropologica" della cultura dominante. I vecchi partiti ideologici sono diventati una zavorra inutile: nessuno ha più bisogno di loro, non rappresentano più nessuno e l’Italia può privarsi tranquillamente di loro.
Quel che è successo ieri 27 maggio 2018 passerà alla storia come un "tradimento inaudito": il tradimento dei massimi vertici dello Stato italiano nei confronti del popolo sovrano. D'ora in poi si vedrà chi è italiano, e chi no!
Quale sovranità? Lo spaventoso ruggito del coniglio mannaro gli italiani hanno bocciato clamorosamente coloro che li hanno condotto al disastro e che si son girati dall’altra parte mentre le banche si mangiavano i loro risparmi.
Siamo gli ultimi abitanti d’un mondo che muore? Il primato nella decrescita demografica e nell’uso di farmaci antidepressivi: gli italiani hanno perso "la speranza", questo è il "quadro desolante" di una società che sta morendo.
Trasformare la rabbia in volontà di cambiare. Chi sono i traditori del bene dell’Italia? come trasformare il popolo più pacifico, paziente e tollerante di questo mondo "in un popolo d’incazzati": Le convergenze Soros-Bergoglio.
Ristabilire la sicurezza, l’identità e la sovranità. L’Europa e gli amici americani ce lo chiedono? Ma quale:"Era della pace perpetua": bisogna ricreare uno spirito nazionale per avere politici che tutelino i nostri interessi.
SICUREZZA IDENTITA'E SOVRANITA'
Non c’è sicurezza senza identità e sovranità. L’identità è amore e conoscenza del passato, della tradizione, di tutto ciò che è stato fatto dai nostri padri per rendere possibile la nostra esistenza. La parolaccia "Sovranismo"?
L’Italia dell’odio contro se stessa. Da dove viene questa ideologia-spazzatura "dominante" come è possibile che sia stata adottata non solo dai dei poveri sfigati ma anche da molti della nostra classe dirigente e intellettuale?
La concessione della cittadinanza italiana agli immigrati? Si può ottenere la cittadinanza, ma non si può imporre il possesso della nazionalità, cioè la vera "appartenenza" ad un popolo, che è soprattutto un "fatto interiore".
L'ITALIA DI SANTI E "CANNIBALI"
Dove è scritto che si deve regalare l’Italia agli africani? Da Kabobo ai cannibali nigeriani: noi italiani non amiamo né la nostra patria né la nostra religione, ma politici e vescovi:"fino a quando abuserete della nostra pazienza?".
La cultura contadina scompare sotto silenzio insieme al dialetto e alla sua "dimensione religiosa". Nessun intellettuale se ne accorge perché in fondo non si tratta di una morte naturale, ma di un assassinio premeditato.
Siamo disposti a lottare per difendere ciò che siamo? Difendere le nostre vite non lo può negare nessuno: nemmeno i sapientoni di sinistra che predicano sempre e solo l’accoglienza incondizionata e la tolleranza a senso unico.
CIVILTA' EUROPEA AL CAPOLINEA?
La nostra civiltà è giunta al capolinea? Gli Europei "svirilizzati", fiaccati moralmente e spiritualmente, si sono abituati a pensare che non ci sia bisogno di lottare per difendere ciò che si ama e ciò in cui si crede.
La fierezza e il disagio di essere Italiano. Da sempre, di fronte alle malinconiche cronache di questa nostra bellissima e sventurata Patria che vergogna essere Italiani, davanti a certi racconti! Ci si sente bruciare il viso.
L’Italia, dal 1943, non è più uno Stato sovrano, ed è stata fatta fuori dal rango delle grandi potenze; ma, quel che è peggio, è stato spezzato il sentimento di fierezza che ogni popolo per essere tale, deve albergare in sé.
È normale che la Marina Italiana, anziché difendere i confini, promuova l’invasione? Se l’Italia vuol continuare ad esistere come Stato è chiaro che dobbiamo difendere i nostri confini, a cominciare dai confini marittimi.
Se non riusciamo a vedere i colori del mondo dipende dal fatto, che la nostra stessa anima si è sbiadita, ha perso la lucentezza dei suoi colori e ciò è accaduto a forza di conformismo, di pigrizia, di furberia meschina.
La bancarotta di una intera classe dirigente. C’è un passato in Italia che non passa, che non vuol mai passare; da moltissimo tempo il nostro Paese ha smesso di andare avanti, si è fermato nel passato e vi si sta fossilizzando.
Il sistema Italia potrà forse ripartire solo azzerando l’attuale classe dirigente. Una classe dirigente che si chiude a riccio nei propri privilegi e arroganza di casta finisce per costituire un corpo estraneo della società.
"Patria" nell’era della globalizzazione, che non è una parolaccia, inventata dai fascisti o dai nazisti, e quindi impronunciabile ai nostri giorni, ma è sempre esistita ed ha una etimologia dolcissima: la terra dei propri padri.
Si può credere ancora nell’Italia? I giovani bisogna convincerli, che vale la pena di arrischiare il loro futuro in Italia. Prima di far entrare centinaia di migliaia di immigrati, bisognerebbe dare un lavoro ai nostri figli.
Oicofobi? Ma l’Italia è ancora la patria degli italiani? I cattivi maestri dell’incretinimento e i preti progressisti con la neochiesa gnostico-massonica e un falso papa che ha deciso di fare il gran regista dell’auto-invasione.
Identità? Che cosa significa acquisire la cittadinanza? Si è cittadini di uno Stato perché si condivide con quella società, con quel popolo, con quel territorio, un progetto di vita che va oltre la stretta convenienza personale.
In quest’inverno c'è qualcosa che non va. Come nella canzone dei Ricchi e poveri del 1981, anzi ci sono molte, moltissime, troppe cose che non vanno: fino a veder restringersi paurosamente il nostro orizzonte di speranza.
La Caporetto dei nostri giorni. Il caso dei due marò evidenzia la disfatta di una intera classe politica e militare. Certo, è dura da spiegare ai nostri figli. È dura spiegar loro che bisogna ancora aver fede in un Paese così.
Una classe politica che va contro gl’interessi della patria è formata da traditori. L’invasione spacciata come migrazione “naturale”: non occorre essere degli esperti per capire che cosa diventateranno l'Italia e l’Europa.
Lo Stato-nazione, che è “padrone in casa sua”, non esiste più, è morto, tuttavia risulta utile "non dirlo in giro" e lasciare che il suo cadavere rimanga ritto, in piedi, come uno "spaventapasseri" in mezzo al campo.
Il quesito. C’è qualcosa di sbagliato nell’amor di patria? O qualcosa di poco cristiano? Fino a un paio di generazioni fa, porsi domande del genere sarebbe stato assurdo e nessuno si sarebbe sognato di metterlo in discussione.
Sarà che siamo in crisi che siamo in recessione ma non basta c’è dell’altro. Che cosa diavolo sta succedendo agli Italiani da un po’ di tempo in qua che continuano a collezionare gaffes e brutte figure in patria e all’estero.
Che cosa ci stiamo a fare in Afghanistan? Missioni di pace o «missioni di pace»? L'Italia è un ben strano Paese: dove la politica interna la fanno le lobbies massoniche, mentre la politica estera la fanno le mamme.
Il patto, il legame di continuità etica e spirituale di un sacro giuramento tra: "viventi e il mondo di coloro che chiamiamo morti", sottratti al divenire del tempo, divenuti perfetti e dunque vivono in una dimensione assoluta.
Ebbene, sì: Jack London era razzista; e allora? qual è il vero Jack London? Dove sta il nucleo più sincero del suo pensiero, del suo stesso sentire: verso il socialismo umanitario, o verso il razzismo biologico e culturale?
Il capolavoro di quella mente satirica e paradossale di Jonathan Swift. Identità umana e pregiudizio etnico ne «I viaggi di Gulliver»: tutto si può pensare de I viaggi di Gulliver tranne che sia un romanzo adatto ai bambini.
Esuli in Patria esuli nella Chiesa il patto che non viene più lealmente rispettato: lo Stato italiano come la Chiesa verso il fedele ha cambiato le regole del gioco nei confronti del cittadino e senza averne chiesto il consenso.
Forse ormai soltanto un esorcista potrebbe liberarci dall’incantesimo maligno. C’è bisogno di uomini e donne veri, non di manichini e bambolotti, per mandare avanti una società vera, degna di questo nome.
Il quesito. Il 20 maggio 2017 in Italia si sono svolte contemporaneamente 2 manifestazioni molto diverse: a Milano la marcia contro i muri e a Roma la settima marcia per la vita. Dov'era l'Italia migliore: a Milano o a Roma?
Ma l’Italia è sempre il centro del mondo: ovunque, sia in senso geografico sia in senso intellettuale gli Italiani hanno spalancato all’umanità nuove prospettive nell’arte nella speculazione filosofica nella ricerca scientifica.
L'Italia deve iniziare una seria politica di respingimenti e di rimpatri. I media hanno fornito una immagine distorta dell'immigrazione, minimizzando gli spetti negativi e gonfiando oltre misura i (supposti) effetti positivi.
L’Italia è molto di più che uno Stato fra tanti: è un modello di civiltà, ma se gli Italiani siano un popolo cosciente di sé e fiero di essere quel che è, la cosa è controversa; tuttavia è però certo che l’Italia è una nazione.
Siamo in guerra dobbiamo prenderne atto: difenderci, recuperare la nostra fierezza, tornare alle nostre radici e riaffermare la nostra identità. Bisogna far capire ai migranti/invasori che il tempo delle vacche grasse è finito.
Uomini politici? burattini di un pirandelliano gioco delle parti di cui si intuisce l’obiettivo finale: la distruzione della civiltà europea e la rimozione totale delle sue radici cristiane con la sostituzione dei suoi popoli.
Nulla è cambiato, in Italia, nello spirito di fazione dai tempi di Dante ad oggi. E non c'è alcun "senso dello Stato", perché al suo posto oggi ci sono solo l'interesse di partito e l'interesse personale eretto a sistema.
Una classe dirigente sempre più vecchia senza fantasia e coraggio. La crisi che stiamo vivendo è complessa e strutturale: investe l’economia e finanza ma anche le istituzioni, la cultura, la società, la stessa convivenza civile.
L'osservazione. L’immaginario degli Italiani è rappresentazione, scena, teatro: come insegna Francesco Petrarca. Lui e non Dante, incarna a meraviglia l’anima nazionale italiana: commediante, narcisista, poco seria.
Ma lo Stato nazionale è il problema o la soluzione del problema? Una sensazione inquietante: stiamo assistendo non al tramonto dell’idea di nazione ma ad un complotto internazionale di enormi dimensioni per renderla obsoleta.
Guardiamoci dall’illusione che la democrazia sia buona e giusta per virtù infusa come una "religione totalitaria" costituisce un pericolo per le nazioni destabilizzando qualsiasi equilibrio tenta d’imporre al mondo il suo giogo.
Incultura e parodia della libertà: i due difetti che ci portano alla deriva. L'attualità di un'analisi "Tra intellettuali alla moda e cialtroneria". Ora che vogliamo fare seguitare a piangerci addosso o rimboccarci le maniche?
Altro che complessi d’inferiorità. Se la nazione non è un fatto ma un’idea, quale idea sorregge la nazione italiana? In Italia l'idea di nazionalismo è stata colpevolizzata o rimossa come parte integrante del passato fascista.
Pavese: "Un paese vuol dire non essere soli", la cultura moderna è stata presa d’assalto dai cultori del cosmopolitismo che ne hanno fatto la religione buona; quella cattiva è divenuta l’amor di Patria e l'identità culturale.
Ecco perché l’Italia non è più uno Stato sovrano. Il nostro paese ha sempre avuto una natura di "compagine statale a sovranità limitata" e grazie ad una classe politica di traditori e venduti è stata sovrana solo 82 anni.
Gli Alpini e la neochiesa modernista: uno dei tanti episodi di autodistruzione dell’identità. Per essere cristiani del terzo millennio, bisogna staccarsi dalle proprie radici, e perfino da quel che la Chiesa ha finora insegnato.
La metastasi dei partiti divora lo Stato. Lo strapotere dei partiti ha portato alla spartizione della cosa pubblica all’esautorazione dei governi al nepotismo e alla corruzione creando una economia sommersa uno stato parallelo.
Preferite i prodotti nazionali!. L'immotivata ammirazione per modelli stranieri che vengono assunti acriticamente e ci appaiono migliori solo in ragione di una esterofilia oicofoba cioè del rifiuto e disprezzo per noi stessi.
Peppone e don Camillo sono il simbolo di un’Italia che pensa anzitutto al bene comune. Scrittori come Guareschi oggi non se vedono molti in giro, giova ricordarlo è stato l’unico giornalista a finire in galera per diffamazione.
Le virtù civili di un popolo devono essere educate e coltivate. Non vi è un popolo degno di questo nome che possa fare a meno delle virtù civili: senza di esse non vi è che un’armata Brancaleone di individui allo sbaraglio.
Abbiamo due patrie, due padri, due leggi: ma una sola è la meta. Il fatto di avere due patrie, due padri, due leggi e due cittadinanze, non significa necessariamente che dobbiamo trovarci in conflitto insanabile con noi stessi.
Siamo arrivati a un bivio: dobbiamo scegliere o ci poniamo l’obiettivo di ricostruire il senso e la dignità della persona umana il rispetto per l’altro o continuare la nostra pazza corsa verso il dissolvimento e autodistruzione.
Un altro 8 settembre, un altro tradimento della nostra classe dirigente. La classe dirigente sta tradendo il Paese; ma il Paese aveva fatto di tutto per essere tradito, incoraggiando in ogni modo i suoi altolocati parassiti.
Infinite sono le vie della Provvidenza, diceva la saggezza dei nostri avi; e insospettabili quelle dell’Astuzia della Ragione, aggiungeva Hegel, strizzando l’occhio alla maniera furba di chi ha capito tutto.
Riflessioni di una domenica d’inverno. Le giovani generazioni se ne sono andate: malinconiche riflessioni che non abbiamo potuto evitare passeggiando per un antico e bellissimo paese ai piedi delle montagne.
Ormai solo un bagno di umiltà ci può salvare. Siamo giunti sull’orlo dell’abisso la nostra civiltà è sul punto di disgregarsi il narcisismo imperversa il senso di responsabilità si è eclissato come siamo arrivati a questo punto.
Che fare in un mondo alla rovescia? Troppi egoisti e malvagi sembrano favoriti nei loro disegni e troppi buoni finiscono per soffrire o soccombere ma solitudine e sofferenza sono grandi maestre senza di esse non s’impara nulla .
Lo Stato nazionale moderno è partigiano nel senso in cui lo sono anche i terroristi. Se le società del 3° millennio non riusciranno a superare tale logica di fazione difficilmente riusciranno a superare la malattia terroristica.
ITALIA: CHI SONO I PIU' DEBOLI?
Il crollo della qualità della vita in Italia? la filosofia buonista basata sui falsi dogmi dell’accoglienza indiscriminata e dell’inclusione di qualsiasi soggetto ha creato situazioni assurde con costi altissimi per la comunità .
L'eterno richiamo del nazionalismo: frutto avvelenato del moderno stato-nazione. Su scala mondiale i poteri che veramente contano non coincidono affatto con lo Stato nazione ma con gli interessi delle banche e multinazionali.
Nel conflitto tra diversi codici etici i primi a rimetterci sono gli individui più esposti. la domanda: perchè la nostra società non è in grado di imporre e far rispettare ad altri le proprie regole del vivere civile?
L’Europa si è spenta con la civiltà cristiana. La nostra civiltà è la civiltà cristiana ed ha cominciato a morire alla fine del Medioevo grazie alla Riforma luterana e alla sua sostituzione con la cultura del profitto economico.
Rispetto, sobrietà, forza d'animo, onestà, lealtà, autorevolezza: ecco ciò che fa grande un popolo. Il cittadino che evade le tasse, da noi, è un furbo, non un delinquente: le sue imprese sono degne di ammirazione.
Ma lo Stato nazionale è il problema o la soluzione del problema? Solo lo Stato nazionale in un mondo sempre più globalizzato e dominato da colossi economico-finanziari è in grado di opporsi alla loro opprimente egemonia?
Ritrovare un linguaggio comune fuori dalla logica della contrapposizione civile. L’Italia è bloccata: lo dicono concordemente gli economisti i sociologi i politologi e Dio sa chi altri ancora: non sa sfruttare le sue eccellenze.
Ci rendiamo conto della estrema gravità di quel che stiamo dicendo e preferiremmo mille volte sbagliarci ma la sensazione è di un clima da guerra civile che si va addensando, giorno dopo giorno, nel nostro Paese.
Riflessioni tra il sacro e il profano visitando una chiesa di paese. In Italia si è riusciti a coniugare il massimo dell’inefficienza nella protezione del patrimonio storico-culturale con il massimo dell'arbitrio delle autorità.
La civiltà moderna che si regge sul delirio edonista nasce da un atto di consapevole ribellione contro la civiltà cristiana: le sue basi sono state gettate dal XVI sec. in poi dai grandi banchieri, dagli scienziati e filosofia.
La patria non è un fatto geografico ma un modo d'essere religioso. Il suo concetto è divenuto sfumato, quasi evanescente e come è possibile amare un concetto così vago, aleatorio e indefinito? La lezione degli indiani d'america.
Chi ha portato l’odio fra gli Italiani? un popolo che non ha stima di sé, non forma una vera nazione: come si è visto l’8 settembre del 1943, una data che non è mai stata veramente superata. Come se ne esce?
IDENTITA LOCALI
Il nazionalismo del clero: una faccia della modernità. La Chiesa è cattolica perché vuole essere universale; ma come può esserlo, se accetta un aspetto tipico della modernità come "il nazionalismo": il caso dei cattolici cinesi di Francesco Lamendola
Mihail Sadoveanu, limpida eco d’un mondo sparito. Zattieri del Piave e di Romania: gli scrittori romeni, la società industriale marxista e la dissoluzione dell’immenso patrimonio spirituale e morale della civiltà contadina.
Siamo proprio sicuri che i sudditi «irredenti» dell’Austria volessero essere «redenti»? La tradizione patriottica e risorgimentale italiana lo pone come un assioma ma un'indagine storica più approfondita riserva alcune sorprese.
RICCHEZZA DELLE PICCOLE PATRIE
Gyula Illyés amava l’Europa perché amava la ricchezza delle «piccole patrie». È questa l’Europa che non vorremmo mai vedere dimentica: delle proprie radici, delle proprie identità, delle proprie diversità ora castrata inaridita.
La «Storia di Sicilia» di Ignazio Scaturro, piccolo gioiello dimenticato. Quella di Scaturro è una figura d’intellettuale pressoché sconosciuta nell’Italia odierna e assai poco conosciuta anche nella sua Sicilia perchè?
Sono figli di una "cultura del nulla". È difficile appassionarsi alla vicenda Catalana, come di altre, e non perché il destino dei piccoli Popoli e Patrie sia poco importante o per la "democrazia" che non dev'essere astrazione.
ITALIANI NEL MONDO
Antonio Raimondi, chi era costui? è un caso che potremmo definire "classico" di come l’Italia lasci scivolare nell’oblio la memoria dei suoi uomini più illustri: fu naturalista, geografo, storico e archeologo "di fama mondiale".
Che brutto affare non avere una politica estera mentre il Mediterraneo sta per saltare in aria. Talleyrand:c’è solo una cosa peggiore dell’avere condotto una politica estera sbagliata cioè non avere affatto una politica estera.
Giulio Alberoni non sfidò mezza Europa per amore della Spagna ma dell’Italia? E'figura tuttora assai controversa: gli storici discussero a lungo sulle sue reali capacità di governo soprattutto sule sue autentiche mire politiche.
Quel gigantesco Mussolini a cavallo nell’abside d’una chiesa, a 10.000 km.dall’Italia. In Canada, a Montréal nel Québec francofono, c'è un affresco che rappresenta "Benito Mussolini a cavallo" insieme ai suoi quadrumviri.
ARCHIVIO SINOTTICO
IDENTITA’ DELLE NAZIONI SOVRANE
N. |
TITOLO ORIGINALE |
TITOLO |
DATA |
PUBBLICATO |
109 |
Distruggere le identità per colpire a morte l’uomo |
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Del 01 Febbraio 2022 |
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108 |
E' ora di scrollare la colonizzazione culturale straniera |
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Del 02 Settembre 2021 |
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107 |
Tre macigni da rimuovere per un progetto politico |
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05 Luglio 2021 |
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106 |
«E che mi frega a me, che so’ Pasquale io!» |
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13 Ottobre 2020 |
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105 |
In vesta di pastor lupi rapaci |
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17 Settembre 2020 |
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104 |
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05 Settembre 2020 |
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103 |
Noi, i nuovi ebrei: discriminati e auto-discriminati |
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21 Agosto 2020 |
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102 |
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29 Luglio 2020 |
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101 |
I segnali c’erano già tutti: bisognava saperli vedere |
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26 Luglio 2020 |
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100 |
Si rinnova il tradimento dello Stato verso la nazione |
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30 Maggio 2020 |
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99 |
Perché ci vogliamo così male? |
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12 Maggio 2020 |
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98 |
Che cos’è l’identità? Viaggio ai limiti della coscienza |
Già pubblicato su Filosofia il 14 Agosto 2019 |
12 Maggio 2020 |
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97 |
L’uomo senz’ombra è chi perde i legami col passato |
Già pubblicato su Filosofia il 07 Dicembre 2019 |
13 Maggio 2020 |
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96 |
Le due Italie destinate a scontrarsi. |
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24 Marzo 2020 |
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95 |
Ora, almeno le cose diventano più chiare |
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24 Marzo 2020 |
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94 |
Ci sono due Italie incompatibili: una deve sparire |
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22 Agosto 2019 |
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93 |
La società si regge su un patto fiduciario |
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09 Agosto 2019 |
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92 |
La società ha bisogno di un principio coagulante |
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09 Agosto 2019 |
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91 |
Perché abbiamo disimparato a difenderci? |
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02 Agosto 2019 |
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90 |
È tempo di aggredire i due zoccoli duri |
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31 Luglio 2019 |
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89 |
Verso la guerra civile, a grandi passi |
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02 Luglio 2019 |
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88 |
Manifesto della fierezza e dell’identità europea |
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17 Giugno 2019 |
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87 |
Esistere è metter radici, farsi terra e paese |
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22 Maggio 2019 |
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86 |
L’Italia è un Paese bloccato |
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24 Marzo 2019 |
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85 |
Smarrire l'identità è perdere se stessi |
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26 Gennaio 2019 |
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84 |
Che migrazioni sono queste? |
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06 Gennaio 2019 |
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83 |
Chi è italiano? |
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05 Gennaio 2019 |
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82 |
Sono sempre lì, a versare acqua nella benzina? |
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29 Novembre 2018 |
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81 |
La razza, la storia, gli italiani |
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21 Novembre 2018 |
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80 |
Siamo in guerra: right or wrong, my country! |
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26 Ottobre 2018 |
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79 |
Il nocciolo della questione è l'identità |
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10 Ottobre 2018 |
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78 |
L’Italia è di nuovo un laboratorio mondiale |
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07 Ottobre 2018 |
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77 |
Vogliono spingerci alla guerra civile? |
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30 Agosto 2018 |
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76 |
C’è un problema all’o.d.g.: chi comanda in Italia? |
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27 Agosto 2018 |
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75 |
Perché Mattarella non era in Via D’Amelio? |
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20 Luglio 2018 |
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74 |
Aria di casa, finalmente |
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07 Giugno 2018 |
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73 |
Chiamatelo tradimento |
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28 Maggio 2018 |
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72 |
Lo spaventoso ruggito del coniglio mannaro |
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26 Maggio 2018 |
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71 |
Siamo gli ultimi abitanti d’un mondo che muore? |
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23 Maggio 2018 |
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70 |
Trasformare la rabbia in volontà di cambiare |
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21 Aprile 2018 |
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69 |
Ristabilire la sicurezza, l’identità e la sovranità |
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20 Aprile 2018 |
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68 |
Non c’è sicurezza senza identità e sovranità |
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19 Aprile 2018 |
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67 |
L’Italia dell’odio. Contro se stessa |
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03 Marzo 2018 |
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66 |
Chi è italiano, e chi no |
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21 Febbraio 2018 |
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65 |
Dove è scritto che si deve regalare l’Italia ai negri? |
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16 Febbraio 2018 |
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64 |
La “civiltà”: un’invenzione degli illuministi? |
08/07/2015 |
27 Gennaio 2018 |
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63 |
Siamo disposti a lottare per difendere ciò che siamo? |
05/12/2015 |
22 Gennaio 2018 |
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62 |
La nostra civiltà è giunta al capolinea? |
30/07/2016 |
22 Gennaio 2018 |
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61 |
La fierezza e il disagio di essere Italiano |
05/10/2010 |
22 Gennaio 2018 |
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60 |
Cosa dovrebbe fare l’Italia, se fosse un vero Stato, di fronte all’invasione programmata |
08/05/2017 |
22 Gennaio 2018 |
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59 |
È normale che la Marina, anziché difendere i confini, promuova l’invasione? |
20/11/2016 |
21 Gennaio 2018 |
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58 |
La Penisola dei senza colore |
24/07/2012 |
21 Gennaio 2018 |
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57 |
La bancarotta di una intera classe dirigente |
17/01/2011 |
21 Gennaio 2018 |
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56 |
Il sistema Italia potrà forse ripartire solo azzerando l’attuale classe dirigente |
24/10/2016 |
22 Gennaio 2018 |
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55 |
Nell’era della globalizzazione abbiamo una ragione in più per amare la Patria |
04/10/2016 |
21 Gennaio 2018 |
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54 |
Si può credere ancora nell’Italia? |
12/06/2012 |
20 Gennaio 2018 |
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53 |
Ma l’Italia è ancora la patria degli italiani? |
22/05/2017 |
20 Gennaio 2018 |
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52 |
Che cosa significa acquisire la cittadinanza? |
19/11/2015 |
20 Gennaio 2018 |
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51 |
In quest’inverno c'è qualcosa che non va... |
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20 Gennaio 2018 |
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50 |
Il caso dei due marò evidenzia la disfatta di una intera classe politica e militare |
02/04/2013 |
20 Gennaio 2018 |
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49 |
Chiamatelo tradimento! |
21/12/2016 |
19 Gennaio 2018 |
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48 |
È finito il tempo dello Stato-nazione? |
29/12/2015 |
20 Gennaio 2018 |
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47 |
C’è qualcosa di sbagliato nell’amor di patria? O qualcosa di poco cristiano? |
18/03/2015 |
20 Gennaio 2018 |
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46 |
Ma cosa sta succedendo agli Italiani? |
20/02/2012 |
18 Gennaio 2018 |
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45 |
Che cosa ci stiamo a fare in Afghanistan? |
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18 Gennaio 2018 |
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44 |
Un giuramento non può essere sciolto perché non riguarda solo i vivi, ma anche i morti |
11/05/2015 |
14 Gennaio 2018 |
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43 |
Ebbene, sì: Jack London era razzista; e allora? |
23/05/2017 |
25 Dicembre 2017 |
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42 |
Identità umana e pregiudizio etnico ne «I viaggi di Gulliver» di Jonathan Swift |
07/10/2011 |
24 Dicembre 2017 |
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41 |
Esuli in Patria, esuli nella Chiesa |
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20 Dicembre 2017 |
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40 |
Forse ormai soltanto un esorcista potrebbe liberarci dall’incantesimo maligno |
28/02/2011 |
05 Dicembre 2017 |
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39 |
Qual è l'Italia migliore? |
22/05/2017 |
05 Dicembre 2017 |
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38 |
Ma l’Italia è sempre il centro del mondo |
15/06/2016 |
05 Dicembre 2017 |
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37 |
L'Italia deve iniziare una seria politica di respingimenti e di rimpatri |
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04 Novembre 2017 |
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36 |
Ma l’Italia è molto di più che Stato fra tanti: è un’idea perenne, un modello di civiltà |
01/04/2015 |
04 Dicembre 2017 |
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35 |
Siamo in guerra, dobbiamo prenderne atto |
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04 Dicembre 2017 |
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34 |
Prove di guerra civile |
31/10/2016 |
04 Dicembre 2017 |
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33 |
Nulla è cambiato, in Italia, nello spirito di fazione dai tempi di Dante ad oggi |
30/09/2008 |
03 Dicembre 2017 |
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32 |
L’implosione dell’Italia |
27/10/2010 |
02 Dicembre 2017 |
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31 |
L’immaginario degli Italiani è rappresentazione, scena, teatro: come insegna Francesco Petrarca |
18/02/2015 |
02 Dicembre 2017 |
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30 |
Ma lo Stato nazionale è il problema o la soluzione del problema? |
31/08/2016 |
02 Dicembre 2017 |
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29 |
Guardiamoci dall’illusione che la democrazia sia buona e giusta per virtù infusa |
10/09/2015 |
02 Dicembre 2017 |
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28 |
Incultura e parodia della libertà: i due difetti che ci portano alla deriva |
13/12/2015 |
21 Novembre 2017 |
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27 |
Se la nazione non è un fatto, ma un’idea, quale idea sorregge la nazione italiana? |
08/02/2017 |
20 Novembre 2017 |
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26 |
«Un paese ci vuole; un paese vuol dire non essere soli» (Cesare Pavese) |
10/04/2015 |
20 Novembre 2017 |
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25 |
Ecco perché l’Italia non è più uno Stato sovrano |
28/01/2017 |
19 Novembre 2017 |
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24 |
Gli Alpini e la neochiesa modernista: uno dei tanti episodi di autodistruzione dell’identità |
14/01/2017 |
16 Novembre 2017 |
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23 |
La metastasi dei partiti divora lo Stato |
05/05/2016 |
16 Novembre 2017 |
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22 |
«Preferite i prodotti nazionali!» |
27/07/2015 |
15 Novembre 2017 |
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21 |
Peppone e don Camillo sono il simbolo di un’Italia che pensa anzitutto al bene comune |
21/02/2016 |
15 Novembre 2017 |
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20 |
Le virtù civili di un popolo devono essere educate e coltivate |
24/07/2016 |
14 Novembre 2017 |
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19 |
Abbiamo due patrie, due padri, due leggi: ma una sola è la meta |
23/06/2016 |
14 Novembre 2017 |
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18 |
Avanti tutta verso il peggio… |
14/06/2011 |
13 Novembre 2017 |
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17 |
Un altro 8 settembre, un altro tradimento della nostra classe dirigente |
09/09/2011 |
13 Novembre 2017 |
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16 |
La Repubblica delle tette |
27/09/2012 |
13 Novembre 2017 |
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15 |
Riflessioni di una domenica d’inverno |
31/01/2011 |
12 Novembre 2017 |
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14 |
Ormai solo un bagno di umiltà ci può salvare |
28/08/2016 |
21 Ottobre 2017 |
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13 |
Che fare, in un mondo alla rovescia? |
12/09/2016 |
16 Ottobre 2017 |
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12 |
Lo Stato nazionale moderno è partigiano, nel senso in cui lo sono anche i terroristi |
31/10/2009 |
15 Ottobre 2017 |
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11 |
Ma chi sono i più deboli, oggi, in Italia? |
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12 Ottobre 2017 |
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10 |
L'eterno richiamo del nazionalismo: frutto avvelenato del moderno stato-nazione |
16/11/2007 |
27 Agosto 2017 |
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09 |
Nel conflitto tra diversi codici etici i primi a rimetterci sono gli individui più esposti |
17/03/2009 |
19 Agosto 2017 |
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08 |
L’Europa si è spenta con la civiltà cristiana |
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18 Agosto 2017 |
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07 |
Rispetto, sobrietà, forza d'animo, onestà, lealtà, autorevolezza: ecco ciò che fa grande un popolo |
02/10/2009 |
17 Agosto 2017 |
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06 |
Ma lo Stato nazionale è il problema o la soluzione del problema? |
05/09/2016 |
13 Agosto 2017 |
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05 |
Ritrovare un linguaggio comune, fuori dalla logica della contrapposizione civile |
17/03/2011 |
12 Agosto 2017 |
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04 |
Aria di guerra civile |
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12 Agosto 2017 |
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03 |
Riflessioni tra il sacro e il profano, vistando una chiesa di paese |
23/01/2013 |
09 Agosto 2017 |
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02 |
Qual è l’idea-forza della nostra civiltà? |
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08 Agosto 2017 |
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01 |
La patria non è un fatto geografico, ma un modo d'essere religioso |
11/05/2009 |
07 Agosto 2017 |
IDENTITA’ E CULTURE LOCALI
06 |
Il nazionalismo del clero: una faccia della modernità |
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03 Agosto 2021 |
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05 |
Mihail Sadoveanu, limpida eco d’un mondo sparito |
23/07/2017 |
14 Giugno 2018 |
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04 |
Siamo proprio sicuri che i sudditi «irredenti» dell’Austria volessero essere «redenti»? |
25/07/2015 |
27 Dicembre 2017 |
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03 |
Gyula Illyés amava l’Europa perché amava la ricchezza delle «piccole patrie» |
30/07/2014 |
26 Dicembre 2017 |
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02 |
La «Storia di Sicilia» di Ignazio Scaturro, piccolo gioiello dimenticato |
19/02/2014 |
25 Dicembre 2017 |
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01 |
Evviva l’indipendenza del nulla |
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23 Dicembre 2017 |
ITALIANI NEL MONDO
04 |
Antonio Raimondi, chi era costui? |
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24 Luglio 2018 |
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03 |
Che brutto affare, non avere una politica estera mentre il Mediterraneo sta per saltare in aria |
23/02/2011 |
21 Gennaio 2018 |
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02 |
Giulio Alberoni non sfidò mezza Europa per amore della Spagna, ma dell’Italia? |
15/07/2015 |
30 dicembre 2017 |
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01 |
Quel gigantesco Mussolini a cavallo, nell’abside d’una chiesa, a 10.000 km. dall’Italia |
11/10/2016 |
18 Novembre 2017 |
Alcune note biografiche:
Il prof. Francesco Lamendola è nato a Udine il 31 ottobre 1956. Laureato in Materie Letterarie e in Filosofia, è abilitato in Lettere, in Filosofia e Storia, Filosofia e Pedagogia, Storia dell’Arte, Psicologia Sociale. Ha insegnato nell’Istituto Superiore “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo e ha pubblicato una decina di volumi tra saggi storici, musicali, filosofici, di poesia e di narrativa, di cui ricordiamo “Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C.”, “Il genocidio dimenticato. La soluzione finale del problema herero nel sud-ovest africano”, “Metafisica del Terzo Mondo”, “L’unità dell’Essere”, “La bambina dei sogni e altri racconti”, “Voci di libertà dei popoli oppressi.” Fogli Sparsi (E-Book). Collabora e ha collaborato con numerose riviste scientifiche e letterarie, su cui ha pubblicato diverse migliaia di articoli ed è presidente dell’Accademia Adriatica di Filosofia “Nuova Italia” che edita l’omonima rivista in cui è presente aggiornato il suo archivio con 6.200 articoli, oltre che su il Corriere delle Regioni e sul blog dell’Istituto Studi delle Venezie. Ha tenuto e tiene conferenze per la Società “Dante Alighieri” di Treviso, per l’”Alliance Française”, per l’Associazione Italiana di Cultura Classica, per l’Associazione Eco-Filosofica, per l’Istituto per la Storia del Risorgimento e per varie Amministrazioni Comunali, oltre alla presentazione di mostre di pittura e scultura ed è tra i promotori del Festival di Filosofia “Antonio Livi”.
Vedi anche:
RELATIVISMO LECTIO MAGISTRALIS
La conferenza con il prof. Francesco Lamendola dal titolo: “La questione della verità nella cultura del Relativismo". La verità è morta nella "dittatura della menzogna": senza la verità tutto precipita nel caos, nell’anarchismo stabilito per decreto
I VIDEO DEL PROF. FRANCESCO LAMENDOLA
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