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40 - " POESIA E RACCONTI "
Raccolta di saggi "Poesia e Racconti "
Aggiornato al 28 Febbraio 2022
di
Francesco Lamendola
POESIA E RACCONTI
Guido Gozzano, Giovanni Pascoli e tanti altri, italiani e stranieri. Quei piccoli gesti di ogni giorno che rendono la vita più bella e luminosa. La bellezza degli incontri felici non è frutto del caso, ma di un ordine superiore.
Le cose piccole e semplici che rendono amabile la vita. Cosa fare se un decreto del governo vi sequestra in casa per mesi. Se poesia è dire molto con poco, questa è poesia e Valente ci mostra con essa "il lato bello della vita"
14 Luglio 2020
Nausíca, la più dolce figura femminile dei poeti greci. E' la bellissima figlia del re Alcinoo e della regina Arete dei Feaci: in essa vediamo sublimato tutto quel che di affascinante vi è in una vergine al suo primo sbocciare.
Amare è imparare a trascendersi. Chi fa l’esperienza di amare compie un salto esistenziale e sposta la propria vita su un livello superiore, nel quale l’anima è capace di affrontare la vita da una prospettiva totalmente diversa.
Giganti dimenticati? Fuori della Grazia la condizione umana è assurda: "la vita diventa un inferno". Il poeta e drammaturgo francese Paul Claudel: come Dante, è l’uomo delle certezze in un’epoca di dubbi e di sbandamento morale.
PER CHI SCRIVONO POESIE I POETI
Forse per Dio? Una poesia è l’espressione d’un sentimento individuale rivolto al proprio io, ma nello stesso tempo è anche universale. Emily Dickinson: il caso sorprendente di una grande poetessa che forse non sapeva di esserlo.
Scusi, lei è strano? e della Chiesa parla come Savonarola. E' certo, che fra trent’anni gli italiani saranno ridotti in minoranza nel loro stesso Paese, saremo un popolo in via d’estinzione, come oggi lo sono i panda della Cina.
Una pagina al giorno: «La lepre d'argento» dall'antologia delle fiabe del 1914 di Guido Gozzano. Farebbe bene, ai bambini di oggi, immergersi nel mondo fiabesco di Guido Gozzano: "un bambino che sa sognare è un bambino felice".
Una pagina al giorno:La fiaccola dei desideri dall'antologia delle fiabe di Gozzano che è stato un eccellente narratore dell'infanzia per il semplice fatto che nella sua anima sopravviveva una scintilla dello stupore di bambino.
L’aquilone e Pascoli. Il gioco dell’aquilone fondeva armoniosamente la manualità, la fantasia, il senso estetico del bambino e del ragazzo, con la prontezza di riflessi, la capacità d’intuizione e l’agilità fisica e mentale.
L’incanto del bosco in autunno celebra il perpetuo rinnovarsi della vita. Così descrive lo splendore del primo annuncio di autunno, nel bosco, Barbara Kingsolver, nel suo romanzo del 2001 titolo originale: «Prodigal Summer».
Solo, in cima al colle battuto dai venti, col respiro dell’infinito sulla faccia: così è bello accogliere la vita, lasciandosi alle spalle ansie e preoccupazioni e immergendosi nella fresca vita della natura, in mezzo al verde.
Chiara è la giornata e corte le ombre che questo Sole di febbraio disegna in terra e lungo i muri bianchi delle case, orlando i cornicioni di finestre. Il cielo e le nuvole si specchiano nel rivo che corre in fondo al suo letto.
Racconti. Nella notte estiva solcata dai lampi le foglie dei pioppi stormiscono al vento. Chissà quante volte abbiamo guardato uno spettacolo del genere, ma senza vederlo realmente: per chi lo sa vedere, è tutta un'altra cosa.
Poesia e racconti. Plenilunio d’agosto in riva al fiume. A mia madre, che avrebbe meritato fiori sul suo cammino. Il grande fiume è là, dietro la macchia di salici, che scorre nella notte serena, ingrossato dalle recenti piogge.
PRIMA CHE IL MONDO SI RISVEGLI
La giornata sarà calda e afosa: ma adesso, nelle prime ore del mattino, c'è un fresco delizioso e un venticello che si leva dalla valle e spira in direzione delle montagne, vivificando l'aria e ripulendo il cielo dalle nubi.
Racconti. Nel profumo della notte d'estate il ricordo respira e prende vita. Belle sono le tarde ore della notte, quando la campana del villaggio suona le due, e il silenzio è una cosa viva che respira dolcemente dalla terra.
Presso la limpida corrente del fiume, nel silenzio luminoso del "primo mattino". Quando l’anima è ammalata di tristezza, tormentata da pensieri cupi e da preoccupazioni d’ogni genere, esiste un rimedio che "non costa nulla".
È una notte fredda, freddissima d'inverno; il cielo è terso, limpido; sagome maestose di abeti si levano al di sopra di silenziosi giardini; e, su tutto, domina lo splendore della luna piena, grande astro brillante nel cielo.
Il viaggio più meraviglioso. Nella pace del piccolo cimitero di campagna il senso della bellezza e continuità della vita. In un pomeriggio di marzo mi reco a una mesta cerimonia: il funerale della mamma del mio migliore amico.
C’è un’ora della notte, che varia secondo le stagioni, in cui è possibile respirare "il silenzio perfetto del mondo". Adesso, alla fine di febbraio ed ai primi di marzo quell’ora si colloca fra "le tre e le quattro" del mattino.
Poesia e racconti. Nella sera carica di pioggia il vento restituisce tutte le cose amate. Tutto, è motivo di estatica, stupita ammirazione nello spettacolo del mondo, per chi abbia occhi per vedere e un cuore capace di gioire.
Passeggiando in riva al fiume, nella luce fastosa d’un pomeriggio novembrino. Nonostante la stagione già molto inoltrata, la maggior parte degli alberi ha conservato ancora gran parte delle chiome e nel pomeriggio soleggiato.
Ti scrivo per riprendere il filo di un discorso interrotto. Quando ti ho telefonato e poi sono passato a trovarti era la prima volta che entravo nella tua casa e mi hai accolto con semplicità e naturalezza in tuta da ginnastica.
Sul promontorio estremo della notte c’è sempre una nuova alba che sta per sorgere.Vi è sempre un momento nella vita di un essere umano in cui sembra che la notte abbia ingoiato la luce per sempre e nessun sole tornerà a levarsi.
Occorre farsi piccoli per divenire così grandi da accogliere l'universo sul palmo della mano.Vi sono a maggio e giugno (quel mese straordinario, inebriante, che gli antichi Greci chiamavano Targelione) delle giornate "strane".
«E già non sai né pensi quanta piaga m’apristi in mezzo al petto» nella poesia «La sera del dì di festa», Leopardi descrive con esemplare chiarezza la sproporzione fra il sentimento dell’amante e l’inconsapevolezza dell’amata.
Da alcune settimane non ti sento più e non so nulla di te. Non so a che punto sia giunta la tua malattia e, non avendo il tuo indirizzo, non ho alcun modo per saperlo. So solo che non hai voluto parlarne ad alcuno, tranne a me.
COSI' AL VENTO NE LE FOGLIE LIEVI
All'amico Enzo. Solo le foglie cadute sul lato della strada mostrano che l’ottobre è ormai inoltrato e che gli alberi già da tempo hanno incominciato a restituire alla terra tutte le sue spoglie; come dice il gran padre Dante.
«Parigi era viva», s’intitola il famoso libro di memorie di Gualtieri di San Lazzaro; e così, parafrasandolo, si potrebbe anche dire, con riferimento alle nostre zone alpine e appenniniche, non senza una punta di malinconia.
Accade ogni giorno, ogni ora, ogni minuto eppure è una cosa sbalorditiva, impressionante: che qualcuno sia pronto ad offrire il proprio cuore a qualcun altro a donare tutto se stesso o tutta se stessa a un altro essere umano.
«Allora, era bello il concerto di Bach? Ma vedo che è inutile chiedertelo, la tua espressione parla più di qualunque discorso… Sembri perfino ringiovanito», dice Sabina, con quella sua inseparabile luce maliziosa nello sguardo.
Siamo assai meno ignoranti di quel che ci farebbe comodo: lo siamo in senso morale non tanto in senso ontologico e preferiamo far finta di non sapere niente perché siamo troppo vigliacchi per assumerci le nostre responsabilità.
Pensieri d'aprile presso il fiume, nella fresca ombra del salice. Ripenso ai famosi versi del divino Virgilio e mi vengono alle labbra ora, qui, seduto presso la sponda di un piccolo fiume, che corre cantando la dolce primavera.
Nell'aria umida e fredda di gennaio un aspro presentimento di cose dolci e nuove. Mattino di gennaio l'aria è carica di fredda umidità che penetra fino alle ossa, mentre un vento tagliente accresce il senso di disagio.
Come un viandante al tramonto nella neve. Vi è un momento delle sere d’inverno che dura pochi istanti nel quale sembra che il tempo indugi e si trattenga sul limite dell’orizzonte prima di precipitare giù insieme al sole.
Non ha punti vulnerabili colui, che conscio della propria debolezza si rivolge all’Essere da cui provengono ogni pienezza e vigore e li fortifica per mezzo di quell’aiuto, trasformando in forza ciò che prima era vulnerabilità.
L’elemento divino presente "nell’attimo" è pungolo e caparra "dell’Eterno". Abbiamo un compito da svolgere, siamo stati chiamati per questo; e consiste nella nostra suprema fedeltà a noi stessi e non in qualcosa che sia fuori.
La speranza si leva gioiosa come un vento fresco quando il buio dell'anima sembra farsi più fitto. Cara Sabina chissà perché mi torna alla mente quella sera a Rio de Janeiro ormai così lontana nel tempo che la credevo confinata .
La nostalgia dell'infinito nella luce invernale che accende le cose di splendore. Ogni giorno poco prima del tramonto un miracolo si ripete sotto i nostri occhi se solo abbiamo occhi per vedere e si prolunga di qualche istante.
Lo spettacolo del nuovo giorno che nasce, in una bella mattina d'estate, è di quelli che lasciano senza fiato, se non si è smarrita del tutto la capacità di provare stupore, meraviglia, gratitudine per la bellezza del mondo.
Quei piccoli gesti di ogni giorno che rendono la vita più bella e luminosa. A ognuno di noi capitano piccole cose del genere; piccole, si fa per dire: ma, di solito, rivestite di così umili panni, che raramente vi facciamo caso.
Questa mattina, quando il mondo ha iniziato lentamente ad emergere dall'ombra, una fitta trama di perle lo aveva impreziosito. Silenziosa come una principessa misteriosa, la pioggia è scesa nella notte, coi suoi piedi delicati.
Pensieri d'autunno lungo il viale, tappezzato di foglie multicolori. Questo è un periodo dell'anno che induce alla riflessione che invita alla solitudine al raccoglimento cui l'anima ha tanto bisogno. Gli stupendi versi di Dante.
Gli strumenti per la nostra maturazione spirituale sono qui, davanti a noi: ma sappiamo vederli?È bello, nella luminosa dolcezza che precede un sereno tramonto della tarda primavera, camminare lentamente lungo la spiaggia.
Fino a ieri, la “brutta” stagione mostrava ancora i denti: pioggia mista a neve, vento, freddo; una giornata decisamente invernale. Ed ecco che, stamattina, il cielo si è ripulito d’azzurro il Sole splende nell’aria limpida.
La bellezza degli incontri felici non è frutto del caso, ma di un ordine superiore. Abituati al disordine nelle relazioni umane, facciamo fatica ad ammettere che gli incontri felici siano qualcosa d’altro che il frutto del caso.
SULLE RIVE DEL FIUME, LA NOTTE
Sulle rive del fiume, nel canto dei grilli, sotto un cielo carico di stelle. Sbucando da sotto gli alberi che costeggiano l'argine, scendo verso la sponda del grande fiume silenzioso, a una leggera ansa del suo placido corso.
Il dramma della battaglia di Grodek (1914) nei versi del poeta austriaco Georg Trakl. E' uno dei più grandi della letteratura contemporanea: "dai fasti della belle époque alle inaudite carneficine della prima guerra mondiale".
Abbracciare un lago per abbracciare la vita. L’anima assetata d’infinito ha bisogno di questi piccoli assaggi, di queste brevi anticipazioni del bene e della pace cui aspira fin da subito; ha bisogno di queste voci e silenzi.
Pare che senza "il condizionatore d’aria" non si possa più vivere: nelle case, nei negozi, negli uffici, nelle automobili. Una pesantissima coltre di umidità si è posata sulle nostre regioni, sommandosi agli effetti del caldo.
Una pagina al giorno: prepararsi alla partenza, di Adriana Zarri. Storia di uno scrittore che, isolatosi in un piccolo borgo di montagna, medita sull'amore, la morte, preparandosi al grande passo in una atmosfera rarefatta.
Uomo o donna dignitosi cercasi. L'onestà e la competenza non pagano: chi si attiene scrupolosamente a questi valori è già sconfitto in partenza: anche l'ultimo arrivato gli passerà davanti e riuscirà ad accaparrarsi tutto.
Abbandonarsi è lasciar andare il proprio Sé per ritrovarlo più vero e trasparente di prima. È un momento magico, unico; uno di quei momenti preziosi che si presentano raramente, nella vita, e che spandono un profumo di infinito.
Poesia e racconti. Il tuo sorriso dolce t’illumina come fosse primavera e lo sguardo è ancora vivo, caldo, innamorato della vita. Sei più vicina ai settanta che ai sessanta, eppure non lo si direbbe; hai un fascino senza età.
Bisogna dire oppure si deve tacere quello che si può dire? Sabina mi guarda un po' maliziosa, con gli occhi scintillanti, prima di chiedere: « Non era Wittgenstein che diceva: "Bisogna tacere quello che non si può dire"? » .
E piuttosto con te all'Inferno che senza di te in Paradiso. Cara Sabina mi dispiace che ti tormenti e arrovelli su un problema che non ha soluzione: perché se proprio vuoi vedere l'amore come un peccato non vi sono vie d'uscita.
Queste giornate della tarda primavera quando il caldo arriva di colpo e si passa bruscamente dalla coperta di lana al lenzuolo dal giubbotto imbottito alla camicia con le maniche corte provocano nell’organismo una vera tempesta.
Cara signora ipocrita, disonorata con onore. Cos’è che ti fa ridacchiar in quel modo? -, chiedo a Sabina, osservandola mentre sfoglia una vecchia rivista un po’ ingiallita, che, insieme ad altre, è saltata fuori dalla cantina.
Alla lettrice Maria Grazia. È una giornata caldissima d’estate, di questa estate torrida e interminabile che sembra aver avvicinato l’Africa e averla sovrapposta al nostro continente, in una successione di ondate anticicloniche.
La coerenza con i propri valori fa dell'uomo uno Straniero in un mondo di attori mediocri. Dall'epistolario di Mariano e Alexandra. Quel poco o tanto che mi è dato di sapere di lei, mi porta a vederla come un uomo rispettoso.
Questo articolo sarà pubblicato prossimamente sui "Quaderni" dell'Associazione Eco-Filosofica, già Associazione Filosofica Trevigiana. La prima parte è apparsa sul "Quaderno" n. 4 del 2003, anno XXIV col titolo "Caso e destino".
Questo articolo è stato pubblicato sui “Quaderni” dell’Associazione Filosofica Trevigiana, ora Associazione Eco-Filosofica, sul numero 5 del 2003 (anno XXIV), pp. 29-38. La prima parte era stata pubblicata sul numero 4.
Questo articolo è stato pubblicato sui "Quaderni" dell'Associazione Filosofica Trevigiana, ora Associazione Eco-Filosofica: la prima parte sul n. 4 del 2003, anno XXIV, pp. 21-40; la seconda parte è uscita (in due puntate).
Un manoscritto. Parecchi anni fa mi trovavo, per ragioni di studio, in una misteriosa e remota regione del Cile meridionale, sulle coste della Penisola di Taitao: grandi ghiacciai scendono dalle montagne innevate. Un racconto.
Cuori nel deserto o deserto nei cuori? Molte persone si lamentano del fatto che la loro vita è simile ad un arrancare nel deserto, il deserto dell’affettività e dei sentimenti: sottintendendo che la causa risiede negli altri.
Tempo d'agosto, tempo di silenzio. Per fare un bilancio della propria vita. Dal diario di Giovanna. Questi giorni di vacanza in montagna, al paese natio, lontano dai rumori inutili della città, si stanno rivelando preziosi . . .
Nella luce argentea della luna i cervi escono dal bosco e vanno a bere. Notte d'estate, il disco della Luna al primo quarto brilla di una luce insolitamente gialla, che diffonde nel cielo un magico alone dal pallido chiarore.
Una pagina al giorno: Luoghi di un altro mondo, di A. M. De Agostini. Potenza delle immagini e suggestioni: un brano di prosa cui crediamo spetti di diritto la cittadinanza fra i classici della nostra letteratura contemporanea.
Nei «Lamenti» di Jan Kochanowski lo straziante dolore d’un padre per la figlioletta morta. Umanista raffinato e autentica personalità d’artista va il merito di aver portato la poesia polacca ai livelli più alti mai raggiunti.
Gli uomini moderni parafrasando Platone sono come bambini: credono di sapere tanto della loro storia passata mentre non sanno quasi niente e anche quel poco che sanno lo sanno male vale a dire sotto una luce completamente falsa.
Non domandiamoci come sarà l’anno a venire domandiamoci altro: c’è un Musico divino che suona a noi sta la scelta se farci servizievoli e fedeli strumenti di quell’armonia o se tentare di distruggerla con il nostro ego sfrenato.
L’aurora inonda il cielo di una festa di luce. Per un’anima naturalmente religiosa, che sente il richiamo dell’Assoluto, quello dell’aurora è il momento della lode e del ringraziamento verso "l’Autore" di un mondo così bello.
Questa mattina presto ha incominciato a cadere la neve, a falde sempre più larghe e fitte; tanto che, nel giro di un paio d’ore, il paesaggio si è interamente imbiancato. La danza della neve assomiglia alla danza della vita.
Un canto di armonia: "Lode al grillo", minuscolo signore del regno incantato delle notti estive. Questi cantori prodigiosi e infaticabili, che con lo sfregamento delle "elitre" riempiono di gioia e di vita, la profonda oscurità.
Baia Sholl nel Canale Maddalena e l’aspra, vivificante nostalgia dell’infinto. Il bambino è quanto mai ricettivo: sa vedere e sa cogliere messaggi dei quali l‘adulto non si accorgerebbe nemmeno se andasse a sbattervi contro.
Poesia. Sfiorando il mistero dell'Essere nel possente respiro notturno della pioggia. È notte fonda, ormai. Anzi, è già mattino: sono le prime ore del giorno, nelle quali la Terra respira e l'aria è pervase da energie positive.
Poesia. Pensieri d’una notte di mezza estate. L’unico problema è che noi non sappiamo, o non sappiamo più, che cosa sia l’amore. Abbiamo confuso l’amore con la ricerca egoistica del nostro piacere: errore colossale.
Da un giorno all’altro la primavera è esplosa nel folto dei pioppi che svettano in riva al fiume presso il ponte. Si tratta di alcuni cipressini un cielo immenso sfolgorante si apre sopra di noi dobbiamo solo imparare a vederlo.
Poesia e racconti. Il fascino inatteso della donna anziana nella poesia di Claudio Achillini. È ormai quasi un luogo comune dire che i poeti marinisti, nel “gran secolo” del Barocco, hanno esplorato nuove regioni del reale.
Poesia. Nei « Sonetti di Crimea » di Mickiewicz il fascino dell'Oriente che si deposita in riva all'Occidente. I Sonetti di Crimea sono una vasta composizione dipinta en plen air, con le suggestioni di un paesaggio romantico.
Spalancare ogni senso ogni facoltà per cogliere l'infinita ricchezza dell'intera sinfonia. Tutto è segno è bellezza è grazia: basta lasciar cadere il nostro piccolo ego il nostro attaccamento alle cose la nostra puerile avidità.
Siamo propensi a scorgere nella scomparsa di luoghi e delle strutture pubbliche idonei alla convivialità la pura e semplice conseguenza di una filosofia di vita arida e brutale, ciecamente utilitarista e ipocritamente moralista.
Preghiera all'Essere di un viandante sulle strade polverose: Non sappiamo nemmeno che nome darTi Tu che sei l'Ineffabile e l'Inesprimibile davanti al quale la nostra piccolezza microscopica ci rende timidi reverenti.
Poesia e racconti. Cara Sabina, ognuno deve partire alla ricerca della sua personale "terra necdum cognita" non si tratta di una chimera è una forza imperiosa che ci sospinge avanti, che ci aiuta a superare amarezze e delusioni.
Ieri sera il freddo ha allentato un poco la sua morsa ed è caduta la neve, che ha seguitato a fioccare per tutta la notte. Nella luce ancora incerta del primo mattino una soffice, silenziosa coltre bianca si è posata sul mondo.
Il disco arancio del sole enorme scende dietro i monti e tuffa nel lago la sua ombra sanguigna. Il libro della nostra vita è già stato rilegato le pagine bianche attendono la nostra decisione se essere fedeli alla chiamata o no.
Nel bosco, tra felci e rocce muscose, nel chiaro mattino di primavera. La strada asfaltata in quel punto, disegna una svolta e s'impenna prima di imboccare l'ultima discesa. Poi un ricchissimo sottobosco di felici e muschi.
Letteratura e poesia. La perfezione che cerchiamo nell’altro è "presentimento" della pienezza dell’Essere. Dal libro di Mechthild von Magdeburg (nata nel 1208 e morta nel 1283) «La luce fluente della Divinità».
Il est midi. Je vois l’église ouverte. Il faut entrer. C’è una bellissima poesia di Paul Claudel La Vierge à Midi nota anche come L’Angelus che merita di essere letta o meglio declamata e ascoltata in religioso.
Come è bello rivolgere il viso al Sole, in queste giornate invernali in cui la sua forza è ancora moderata, e lo si può fissare, strizzando un poco gli occhi, lasciandosi inondare dalla sua luce e dal suo benefico calore.
Poesia. Nella luce argentea della luna, i cervi escono dal bosco e vanno a bere. Nella chiara notte d'estate, il disco della Luna al primo quarto brilla di una luce "insolitamente gialla", che diffonde nel cielo un magico alone.
Questo articolo e' dedicato a "tutti coloro", che si sentono stanchi, scoraggiati, avviliti; che pensano di non aver piu' la forza di "rialzarsi"; che si sentono abbandonati dalla "speranza", in un domani piu' "sereno".
Racconto. Il seguente racconto era stato pubblicato sul mensile «Il Piave» di Conegliano (Treviso) , nel numero 11 (novembre) del 1988, pag. 3, e viene ora riproposto, con qualche lieve modifica, appositamente per i lettori.
Fogazzaro poeta della natura inquietante in chiave quasi espressionista. Conosciuto per il suo capolavoro «Piccolo mondo antico» in linea con il Decadentismo nello stesso tempo ha una componente di “realismo” pagano.
Poeti dimenticati: «Martin Buti non piglia resti!» la figura e l’opera dello scrittore toscano Tito Casini che è stato con Papini, Lisi, Betocchi e altri uno dei fondatori, nel 1929 della leggendaria rivista «Il frontespizio».
«A me par d’esser morto da secoli»: invito alla lettura di Mihail Eminescu. Botosani, Bucovina - 1850 - Bucarest, 1889 è considerato il più grande poeta romeno di tutti i tempi, ma il grosso pubblico italiano non lo conosce.
Stormir di pini, sogno e nostalgia nella lirica “carsica” di Srecko Kosovel. Nato a Sesana sull’altopiano carsico nel 1904 e morto a Tomaj nel 1926 è una delle voci più pure e suggestive della lirica slovena contemporanea.
Nasce con la «Mosella» di Ausonio la "moderna poesia del paesaggio". Quando è accaduto, esattamente, che il paesaggio ha incominciato a diventare oggetto della poesia e non come sfondo all’azione degli uomini.
Quesito di poesia: è cristiana l’anima di Giovanni Pascoli? Possiamo considerare Pascoli un po’ come il suo amato maestro Virgilio, un poeta “naturaliter christianus”, pur non essendolo stato in maniera esplicita e consapevole?
In Pascoli il cristianesimo aggiunge all’amore umano la speranza o la disperazione dell’eterno. In alcuni splendidi poemetti latini Pascoli tratta tematiche storiche e morali di tipo esplicitamente cristiano.
Poesia. Arturo Onofri e l’Antroposofia. Arturo Onofri (1885-1928) è stato il primo poeta ermetico italiano e, come tale, l’iniziatore di un nuovo modo di fare poesia: in un certo senso, il primo poeta italiano veramente moderno.
Racconto: «Tu combatterai contro il drago». Nella chiesa di san Giorgio c’era una grande pala, che raffigurava la scena del combattimento con il drago e la principessa, che attendeva trepidante l’esito della lotta.
Tibullo poeta della vita semplice o del nulla? Un poeta è sempre misterioso almeno un vero poeta e Tibullo lo è: non un grande poeta, ma un vero poeta sì; ma ignorando la vera amicizia e l’amore rimane forse solo un nichilista?
L'amore è un dono irrevocabile che, una volta offerto, non potrà mai più essere ripreso. Eraclito sosteneva che non ci si può mai bagnare per due volte nella stessa acqua perché tutto scorre senza posa e nulla permane identico.
Contemplare dall'alto del presente errori e fedeltà che hanno forgiato il nostro essere non tutti possono guardare l'intera sinfonia che da tanti suoni discordi e corde spezzate ha saputo ricomporre la nostra armonia originaria.
È possibile incontrare un giorno la nostra parte dimenticata, che ci viene incontro? come Goethe quella volta che, camminando per la strada, si vide venire incontro il suo Sé di tanti anni prima, com’era in quel giorno lontano.
Un amore può essere un errore? E che significato ha nella nostra vita? Mai lamentarsi: vergognarsi di avere amato, è cosa piccola e meschina; chi vi indulge, dimostra con ciò solo di non essere all'altezza dell'amore.
Non cercare mai di dire il tuo amore se non puoi sopportare di non essere compreso. William Blake (1757-1827), il grande poeta, pittore e mistico inglese del primo Romanticismo, così cantava l'impossibilità dell'amore umano.
Ti ho vista, quasi brutta, nella nebbia di una sera d'inverno. La luce torna sempre a rinascere dal seno della notte, e sparge sul mondo l'infinita melodia del mondo, come le note sublimi di una musica di Bach.
Anche se allunga ancora qualche rabbiosa zampata, l'inverno sta per finire (anzi, astronomicamente è già finito), e la primavera batte alle porte. Con le gemme che sbocciano sugli alberi ancora spogli, ma per poco.
Il vento ha urlato e fischiato per tutta la notte nelle fessure delle finestre e al mattino mi ha accolto gettandomi in faccia la sua sfida gagliarda. Le foglie volavano in tutte le direzioni come sospese in una danza.
Taci, ascolta: senti come respira la notte? Per tutto il giorno una pesante coltre di umidità è rimasta sospesa sopra la terra, rendendo faticoso il respiro e facendo scorrere il sudore lungo la schiena degli uomini.
All'amica Iole. Risalendo la valle tra i boschi sul filo di pensieri sereni e dolci ricordi. La lunga strada diritta si addentra nella valle in mezzo ai boschi ancora adornati con il verde mantello estivo e un fresco venticello.
Vorresti vivere di nuovo la stessa vita, esattamente come l'hai vissuta fino ad oggi? Mi guarda con occhi brillanti e tace, scrutandomi. Si direbbe voglia leggermi la risposta nello sguardo, prima ancora che sulle labbra.
Lungo il fiume e sull’acqua. Una luce radente, incredibile, dolcissima pervade il pomeriggio di fine ottobre, simile nel fulgore alle ormai lontane giornate d’estate, ma arricchita dalla pensosa soavità dei timbri autunnali.
Il segreto è capire che tutto ciò che abbiamo amato esiste per sempre. Pär Lagerkvist: le cose e le persone che abbiamo amato non dileguano nel nulla con la separazione; il tempo e la stessa morte non hanno potere su di loro.
Quando la realtà ordinaria ruota sui cardini e si spalancano nuovi cieli e terre nuove. Talvolta sembra che accada per caso ma la verità è che accade solo dopo che un lungo cammino è stato percorso.
Lasciar morire ogni sera l'uomo vecchio perché ogni mattino possa rinascere l'uomo nuovo. Per sopravvivere, dobbiamo costantemente rinnovarci; e, per rinnovarci, dobbiamo imparare a far morire l'uomo vecchio.
Lezione di bellezza e d'amore. Non è cosa che possa interessare più di tanto dal punto di vista poetico sapere se la Beatrice di Dante o la Laura di Petrarca sono realmente esistite, l'importante è riconoscere la vera bellezza.
Sospesa fra timore e desiderio l'anima si protende verso l'assoluto. La pace dell'anima è nell'anima stessa: perché in fondo all'anima c'è l'Essere il centro luminoso dal quale noi tutti proveniamo al quale aspiriamo ritornare.
Quel senso d’infinita beatitudine nell’ultimo raggio del Sole al tramonto. C’è una parte divina preziosa in ognuno di noi, che giace seminascosta sotto numerosi strati di materia vile di falsi pensieri di sentimenti mal diretti.
La nostra capacità di comprendere discende dalla nostra capacità di ascoltare. Non è questione di gelosia intellettuale, perché le idee non hanno padroni: non più della pioggia che cade dal cielo sui giusti e sugli ingiusti.
Prigioniera del passato, l'anima non riesce a scorgere la luce. Le rondini sfrecciano velocissime nell'aria trasparente del mattino, e le montagne paiono così vicine, da poterle toccare ad una ad una, solo allungando una mano.
La vita è una fiaba che non possiamo più capire una volta diventati grandi?Tutto non dipende forse dalla interpretazione della vita che stiamo vivendo? A noi la scelta se interpretarla come una ricca e avvincente fiaba.
RIFIUTARE LA RISSA DEI MESCHINI
Puntare in alto vuole anche dire non lasciarsi invischiare nella rissa dei meschini. Si odia la parte di sé che si detesta, ma con la quale non si ha il coraggio di fare i conti una buona volta.
Lasciarsi andare al richiamo dell'Essere come l'acqua che si affretta giù per la cascata. Le gocce d'acqua non si perdono nel mare: al contrario, esse realizzano il proprio fine entrano in comunione con una realtà cosmica.
DISTACCO E CRESCITA SPIRITUALE
Anche il distacco dalle care abitudini è un'occasione per la propria crescita spirituale. La partenza è un distacco: è incredibile come facciamo presto ad attaccarci alle cose ad abituarci alla loro presenza rassicurante.
Pensieri svolti sulla riva del mare sotto un vento gagliardo di fine anno. Strano spettacolo la spiaggia in riva al mare nel cuore dell'inverno con la sabbia accumulata da un vento gelido e incessante a ricoprire la passeggiata.
L’omaggio del poeta a una bella donna è una debolezza che fa male ad entrambi. E sono due specie umane assolutamente incompatibili e tuttavia, per una perversa alchimia delle rispettive nature, perfettamente complementari.
È Dante o Petrarca il primo poeta della natura? E il Cantico delle creature? Petrarca merita questo riconoscimento perché è il primo poeta moderno: il primo cioè a vivere in una condizione di stabile e disarmonico sdoppiamento.
Alain Fournier, il poeta del miracolo quotidiano. Il grande Meaulnes apparve a puntate nel 1913 quasi un prodigio un libro che può far sognare un adolescente, un ragazzo; che può trasmettergli l’incanto e il profumo della vita.
Prudenzio, ovvero la nascita della poesia cristiana. Prudenzio è stato il più grande dei poeti latini cristiani, dice il Lana; ma forse è stato troppo ottimista: noi diremmo che è stato il solo gli altri erano facitori di versi.
LETTERE E INTERVISTE
Un segreto terribile. Cara Giovanna mi piacerebbe credere che tu non sia stata di parola mi avevi detto che quando non ti avessi più sentita ciò avrebbe significato che eri morta ti portavi dentro un male oscuro che non perdona.
Lettera a un’amica con un male incurabile. Cara amica, mi hai chiesto che cosa possa significare per te la felicità, per te che porti nel tuo corpo un male incurabile, dato che ti esorto continuamente a cercare di essere felice.
ARCHIVIO SINOTTICO: "RACCONTI E POESIA"
N. |
TITOLO ORIGINALE |
TITOLO |
DATA |
PUBBLICATO |
132 |
Le cose piccole e semplici che rendono amabile la vita |
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14 Luglio 2020 |
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131 |
Nausíca, la più dolce figura femminile dei poeti greci |
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12 Febbraio 2020 |
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130 |
Amare è imparare a trascendersi |
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03 Luglio 2019 |
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129 |
Fuori della Grazia la condizione umana è assurda |
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12 Giugno 2019 |
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128 |
Per chi scrivono le poesie, i poeti? |
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11 Febbraio 2019 |
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127 |
Scusi, lei è strano? |
12/02/2018 |
26 Giugno 2018 |
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126 |
Una pagina al giorno: «La lepre d'argento», di Guido Gozzano |
08/06/2009 |
30 Aprile 2018 |
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125 |
Una pagina al giorno: «La fiaccola dei desideri», di Guido Gozzano |
5/06/2009 |
30 Aprile 2018 |
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124 |
L’aquilone |
21/11/2010 |
30 Aprile 2018 |
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123 |
L’incanto del bosco in autunno celebra il perpetuo rinnovarsi della vita |
15/11/2011 |
28 Aprile 2018 |
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122 |
Solo, in cima al colle battuto dai venti, col respiro dell’infinito sulla faccia |
09/10/2012 |
21 Aprile 2018 |
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121 |
Pomeriggio di febbraio |
18/02/2011 |
21 Aprile 2018 |
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120 |
Nella notte estiva solcata dai lampi le foglie dei pioppi stormiscono al vento |
08/07/2009 |
20 Aprile 2018 |
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119 |
Plenilunio d’agosto in riva al fiume |
31/08/2010 |
21 Aprile 2018 |
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118 |
Prima che il mondo si risvegli |
27/07/2009 |
19 Aprile 2018 |
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117 |
Nel profumo della notte d'estate il ricordo respira e prende vita |
17/06/2008 |
20 Aprile 2018 |
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116 |
Presso la limpida corrente del fiume, nel silenzio luminoso del primo mattino |
30/09/2009 |
20 Aprile 2018 |
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115 |
Notte di plenilunio |
12/01/2009 |
20 Aprile 2018 |
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114 |
Nella pace del piccolo cimitero di campagna il senso della bellezza e continuità della vita |
31/03/2010 |
19 Aprile 2018 |
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113 |
Plenilunio |
02/03/2010 |
20 Aprile 2018 |
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112 |
Nella sera carica di pioggia il vento restituisce tutte le cose amate |
28/01/2009 |
19 Aprile 2018 |
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111 |
Passeggiando in riva al fiume, nella luce fastosa d’un pomeriggio novembrino |
21/11/2011 |
19 Aprile 2018 |
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110 |
Cara amica, ti scrivo… |
07/05/2008 |
20 Aprile 2018 |
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109 |
Sul promontorio estremo della notte c’è sempre una nuova alba che sta per sorgere |
09/04/2010 |
19 Aprile 2018 |
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108 |
Occorre farsi piccoli per divenire così grandi da accogliere l'universo sul palmo della mano |
18/05/2009 |
14 Aprile 2018 |
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107 |
«E già non sai né pensi quanta piaga m’apristi in mezzo al petto» |
20/05/2012 |
14 Aprile 2018 |
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106 |
Dove sei ? |
08/10/2010 |
14 Aprile 2018 |
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105 |
Così al vento ne le foglie lievi… |
16/10/2011 |
14 Aprile 2018 |
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104 |
La montagna era viva |
30/09/2012 |
14 Aprile 2018 |
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103 |
Offrire il proprio cuore |
31/10/2012 |
12 Aprile 2018 |
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102 |
Aria di marzo |
14/03/2010 |
14 Aprile 2018 |
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101 |
Pensieri di una grigia sera di fine d’anno |
01/01/2010 |
14 Aprile 2018 |
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100 |
Pensieri d'aprile presso il fiume, nella fresca ombra del salice |
18/04/2009 |
13 Aprile 2018 |
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99 |
Nell'aria umida e fredda di gennaio un aspro presentimento di cose dolci e nuove |
20/01/2009 |
14 Aprile 2018 |
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98 |
Come un viandante al tramonto, nella neve |
26/02/2012 |
12 Aprile 2018 |
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97 |
Pioggia e nebbia |
09/01/2011 |
12 Aprile 2018 |
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96 |
L’elemento divino presente nell’attimo è pungolo e caparra dell’Eterno |
22/08/2011 |
14 Aprile 2018 |
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95 |
La speranza si leva gioiosa come un vento fresco quando il buio dell'anima sembra farsi più fitto |
18/11/2008 |
12 Aprile 2018 |
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94 |
La nostalgia dell'infinito nella luce invernale che accende le cose di splendore |
10/01/2008 |
12 Aprile 2018 |
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93 |
Mattino |
21/07/2009 |
12 Aprile 2018 |
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92 |
Quei piccoli gesti di ogni giorno che rendono la vita più bella e luminosa |
17/10/2010 |
12 Aprile 2018 |
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91 |
Pioggia |
11/10/2009 |
12 Aprile 2018 |
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90 |
Pensieri d'autunno, lungo il viale tappezzato di foglie multicolori |
29/11/2009 |
12 Aprile 2018 |
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89 |
Gli strumenti per la nostra maturazione spirituale sono qui, davanti a noi: ma sappiamo vederli? |
27/05/2011 |
13 Aprile 2018 |
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88 |
Profumo di marzo |
06/03/2011 |
12 Aprile 2018 |
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87 |
La bellezza degli incontri felici non è frutto del caso, ma di un ordine superiore |
26/09/2010 |
12 Aprile 2018 |
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86 |
Sulle rive del fiume, nel canto dei grilli, sotto un cielo carico di stelle |
28/07/2009 |
12 Aprile 2018 |
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85 |
All'ombra del frassino autunnale sospirano, con quella di Georg Trakl, le anime degli uccisi |
01/07/2008 |
09 Aprile 2018 |
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84 |
Abbracciare un lago per abbracciare la vita |
02/06/2013 |
09 Aprile 2018 |
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83 |
Pare che senza "il condizionatore d’aria" non si possa più vivere |
19/10/2007 |
07 Aprile 2018 |
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82 |
Una pagina al giorno: prepararsi alla partenza, di Adriana Zarri |
16/12/2008 |
05 Aprile 2018 |
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81 |
A.A.A. Uomo o donna dignitosi cercasi |
19/11/2008 |
04 Aprile 2018 |
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80 |
Abbandonarsi è lasciar andare il proprio Sé per ritrovarlo più vero e trasparente di prima |
01/03/2010 |
04 Aprile 2018 |
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79 |
Bellissima |
27/12/2011 |
02 Aprile 2018 |
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78 |
Bisogna dire oppure si deve tacere quello che si può dire? |
14/11/2009 |
02 Aprile 2018 |
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77 |
… E piuttosto con te all'Inferno, che senza di te in Paradiso |
04/10/2009 |
04 Aprile 2018 |
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76 |
Fa caldo |
17/06/2011 |
04 Aprile 2018 |
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75 |
Cara signora ipocrita, disonorata con onore… |
28/02/2012 |
03 Aprile 2018 |
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74 |
Alle soglie dell’infinito |
13/09/2012 |
03 Aprile 2018 |
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73 |
La coerenza con i propri valori fa dell'uomo uno Straniero in un mondo di attori mediocri |
21/09/2009 |
02 Aprile 2018 |
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72 |
Terza parte |
05/10/2007 |
01 Aprile 2018 |
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71 |
Seconda parte |
05/10/2007 |
01 Aprile 2018 |
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70 |
Prima parte |
05/10/2007 |
01 Aprile 2018 |
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69 |
Un manoscritto |
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01 Aprile 2018 |
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68 |
Cuori nel deserto o deserto nei cuori? |
09/11/2011 |
01 Aprile 2018 |
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67 |
Tempo d'agosto, tempo di silenzio. Per fare un bilancio della propria vita |
14/08/2009 |
01 Aprile 2018 |
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66 |
Nella luce argentea della luna i cervi escono dal bosco e vanno a bere |
18/08/2008 |
01 Aprile 2018 |
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65 |
Una pagina al giorno: Luoghi di un altro mondo, di A. M. De Agostini |
13/05/2009 |
29 Marzo 2018 |
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64 |
Nei «Lamenti» di Jan Kochanowski lo straziante dolore d’un padre per la figlioletta morta |
27/05/2015 |
26 Marzo 2018 |
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63 |
Gli uomini moderni parafrasando Platone |
20/12/2009 |
26 Marzo 2018 |
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62 |
L’anno che verrà |
02/01/2012 |
26 Marzo 2018 |
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61 |
L’aurora inonda il cielo di una festa di luce… |
02/08/2016 |
26 Marzo 2018 |
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60 |
Lenta la neve fiocca… |
13/02/2012 |
25 Marzo 2018 |
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59 |
Lode al grillo, minuscolo signore del regno incantato delle notti estive |
29/05/2009 |
25 Marzo 2018 |
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58 |
Baia Sholl nel Canale Maddalena e l’aspra, vivificante nostalgia dell’infinto |
02/02/2012 |
25 Marzo 2018 |
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57 |
Sfiorando il mistero dell'Essere nel possente respiro notturno della pioggia |
12/03/2008 |
25 Marzo 2018 |
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56 |
Pensieri d’una notte di mezza estate |
22/06/2016 |
25 Marzo 2018 |
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55 |
Da un giorno all’altro la primavera è esplosa nel folto dei pioppi |
10/05/2010 |
25 Marzo 2018 |
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54 |
Il fascino inatteso della donna anziana nella poesia di Claudio Achillini |
25/03/2018 |
25 Marzo 2018 |
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53 |
Nei « Sonetti di Crimea » di Mickiewicz il fascino dell'Oriente che si deposita in riva all'Occidente |
21/07/2008 |
25 Marzo 2018 |
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52 |
Spalancare ogni senso, ogni facoltà per cogliere l'infinita ricchezza dell'intera sinfonia |
10/07/2008 |
25 Marzo 2018 |
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51 |
Ma dove vanno gli innamorati? |
21/10/2010 |
25 Marzo 2018 |
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50 |
Preghiera all'Essere di un viandante sulle strade polverose |
27/08/2009 |
25 Marzo 2018 |
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49 |
Cara Sabina, ognuno deve partire alla ricerca della sua personale « terra necdum cognita » |
11/11/2008 |
23 Marzo 2018 |
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48 |
Neve e nebbia |
02/02/2010 |
25 Marzo 2018 |
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47 |
Il disco arancio del sole, enorme, scende dietro i monti e tuffa nel lago la sua ombra sanguigna |
27/12/2008 |
23 Marzo 2018 |
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46 |
Nel bosco, tra felci e rocce muscose, nel chiaro mattino di primavera |
27/04/2009 |
22 Marzo 2018 |
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45 |
La perfezione che cerchiamo nell’altro è presentimento della pienezza dell’Essere |
15/12/2009 |
22 Marzo 2018 |
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44 |
Il est midi. Je vois l’église ouverte. Il faut entrer… |
13/10/2016 |
22 Marzo 2018 |
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43 |
Nel Sole |
20/02/2011 |
22 Marzo 2018 |
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42 |
Nella luce argentea della luna i cervi escono dal bosco e vanno a bere |
18/08/2008 |
22 Marzo 2018 |
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41 |
Fiocchi di neve |
24/12/2010 |
22 Marzo 2018 |
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40 |
Racconto. |
16/05/2017 |
21 Marzo 2018 |
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39 |
Fogazzaro poeta della natura inquietante in chiave quasi espressionista |
07/08/2015 |
06 Febbraio 2018 |
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38 |
«Martin Buti non piglia resti!» |
21/03/2015 |
31 Gennaio 2018 |
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37 |
«A me par d’esser morto da secoli»: invito alla lettura di Mihail Eminescu |
19/09/2010 |
31 Gennaio 2018 |
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36 |
Stormir di pini, sogno e nostalgia nella lirica “carsica” di Srecko Kosovel |
21/04/2017 |
29 Gennaio 2018 |
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35 |
Nasce con la «Mosella» di Ausonio la moderna poesia del paesaggio |
09/05/2012 |
27 Gennaio 2018 |
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34 |
Pascoli poeta cristiano? |
0471172015 |
30 Novembre 2017 |
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33 |
In Pascoli, il cristianesimo aggiunge all’amore umano la speranza o la disperazione dell’eterno |
10/03/2016 |
29 Novembre 2017 |
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32 |
Arturo Onofri e l’Antroposofia. Arturo Onofri (1885-1928) è stato il primo poeta ermetico italiano |
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29 Novembre 2017 |
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31 |
«Tu combatterai contro il drago» |
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02 Ottobre 2017 |
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30 |
Tibullo, poeta della vita semplice o del nulla? |
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25 Settembre 2017 |
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29 |
L'amore è un dono irrevocabile che, una volta offerto, non potrà mai più essere ripreso |
08/09/2008 |
22 Settembre 2017 |
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28 |
Contemplare dall'alto del presente errori e fedeltà che hanno forgiato il nostro essere |
25/08/2009 |
22 Settembre 2017 |
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27 |
È possibile incontrare un giorno la nostra parte dimenticata, che ci viene incontro? |
09/02/2010 |
21 Settembre 2017 |
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26 |
Un amore può essere un errore? E che significato ha nella nostra vita? |
23/04/2009 |
22 Settembre 2017 |
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25 |
Non cercare mai di dire il tuo amore se non puoi sopportare di non essere compreso |
02/12/2008 |
01 Settembre 2017 |
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24 |
Ti ho vista, quasi brutta, nella nebbia di una sera d'inverno |
19/05/2008 |
01 Settembre 2017 |
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23 |
Vento di primavera |
10/04/2008 |
01 Settembre 2017 |
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22 |
Vento |
11/03/2010 |
01 Settembre 2017 |
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21 |
Il respiro della notte |
29/10/2011 |
01 Settembre 2017 |
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20 |
Risalendo la valle, tra i boschi,sul filo di pensieri sereni e dolci ricordi |
07/09/2010 |
01 Settembre 2017 |
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19 |
Vorresti vivere di nuovo la stessa vita, esattamente come l'hai vissuta fino ad oggi? |
12/10/2008 |
01 Settembre 2017 |
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18 |
Lungo il fiume e sull’acqua |
05/11/2010 |
25 Agosto 2017 |
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17 |
Il segreto è capire che tutto ciò che abbiamo amato esiste per sempre |
28/06/2009 |
26 Agosto 2017 |
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16 |
Quando la realtà ordinaria ruota sui cardini e si spalancano nuovi cieli e terre nuove |
04/08/2009 |
26 Agosto 2017 |
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15 |
Lasciar morire ogni sera l'uomo vecchio perché ogni mattino possa rinascere l'uomo nuovo |
22/11/2009 |
19 Agosto 2017 |
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14 |
Lezione di poesia: lezione di bellezza, di amore e di vita |
13/10/2009 |
19 Agosto 2017 |
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13 |
Sospesa fra timore e desiderio, l'anima si protende verso l'assoluto |
13/07/2009 |
19 Agosto 2017 |
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12 |
Quel senso d’infinita beatitudine nell’ultimo raggio del Sole al tramonto |
20/01/2012 |
19 Agosto 2017 |
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11 |
La nostra capacità di comprendere discende dalla nostra capacità di ascoltare |
11/01/2010 |
19 Agosto 2017 |
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10 |
Prigioniera del passato, l'anima non riesce a scorgere la luce |
22/07/2009 |
19 Agosto 2017 |
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09 |
La vita è una fiaba che non possiamo più capire una volta diventati grandi? |
23/07/2008 |
19 Agosto 2017 |
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08 |
Puntare in alto vuole anche dire non lasciarsi invischiare nella rissa dei meschini |
23/02/2010 |
19 Agosto 2017 |
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07 |
Lasciarsi andare al richiamo dell'Essere come l'acqua che si affretta giù per la cascata |
08/12/2009 |
12 Agosto 2017 |
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06 |
Anche il distacco dalle care abitudini è un'occasione per la propria crescita spirituale |
24/07/2008 |
12 Agosto 2017 |
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05 |
Pensieri svolti sulla riva del mare sotto un vento gagliardo di fine d'anno |
29/12/2008 |
12 Agosto 2017 |
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04 |
L’omaggio del poeta a una bella donna è una debolezza che fa male ad entrambi |
30/04/2012 |
02 Agosto 2017 |
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03 |
È Dante o Petrarca il primo poeta della natura? |
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01 Agosto 2017 |
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02 |
Alain Fournier, il poeta del miracolo quotidiano |
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21 Luglio 2017 |
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01 |
Prudenzio, ovvero la nascita della poesia cristiana |
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07 Luglio 2017 |
Alcune note biografiche:
Il prof. Francesco Lamendola è nato a Udine il 31 ottobre 1956. Laureato in Materie Letterarie e in Filosofia, è abilitato in Lettere, in Filosofia e Storia, Filosofia e Pedagogia, Storia dell’Arte, Psicologia Sociale. Ha insegnato nell’Istituto Superiore “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo e ha pubblicato una decina di volumi tra saggi storici, musicali, filosofici, di poesia e di narrativa, di cui ricordiamo “Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C.”, “Il genocidio dimenticato. La soluzione finale del problema herero nel sud-ovest africano”, “Metafisica del Terzo Mondo”, “L’unità dell’Essere”, “La bambina dei sogni e altri racconti”, “Voci di libertà dei popoli oppressi.” Fogli Sparsi (E-Book). Collabora e ha collaborato con numerose riviste scientifiche e letterarie, su cui ha pubblicato diverse migliaia di articoli ed è presidente dell’Accademia Adriatica di Filosofia “Nuova Italia” che edita l’omonima rivista in cui è presente aggiornato il suo archivio con 6.200 articoli, oltre che su il Corriere delle Regioni e sul blog dell’Istituto Studi delle Venezie. Ha tenuto e tiene conferenze per la Società “Dante Alighieri” di Treviso, per l’”Alliance Française”, per l’Associazione Italiana di Cultura Classica, per l’Associazione Eco-Filosofica, per l’Istituto per la Storia del Risorgimento e per varie Amministrazioni Comunali, oltre alla presentazione di mostre di pittura e scultura ed è tra i promotori del Festival di Filosofia “Antonio Livi”.
Vedi anche:
RELATIVISMO LECTIO MAGISTRALIS
La conferenza con il prof. Francesco Lamendola dal titolo: “La questione della verità nella cultura del Relativismo". La verità è morta nella "dittatura della menzogna": senza la verità tutto precipita nel caos, nell’anarchismo stabilito per decreto
I VIDEO DEL PROF. FRANCESCO LAMENDOLA
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