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Attentato a Barcellona la Spagna è tornata nel mirino del terrorismo. Quello che i media non riferiscono e i motivi. Una cosa è certa: la Spagna non sarà più una meta turistica come prima il boom temo sia finito di Claudio Martinotti Doria
Attentato a Barcellona, la Spagna è tornata nel mirino del terrorismo
di
Claudio Martinotti Doria
Quello che i media non riferiscono e che costituisce probabilmente una causa primaria della motivazione dell’attentato, è che la Spagna quest’anno sarebbe diventata la seconda meta di destinazione turistica al mondo, dopo gli USA e ben prima della Francia (meglio non indicare la posizione dell’Italia, che dovrebbe essere in testa alla classifica), avendo avuto incrementi turistici impressionanti negli ultimi anni, non solo per le caratteristiche che tutti conoscono, soprattutto il clima e il sole e la sovraproduzione immobiliare, ma perché ci s’illudeva che fosse un’area risparmiata dal terrorismo. In pratica i turisti che hanno rinunciato alle loro mete abituali perché a rischio terrorismo (come la Tunisia, l’Egitto, la Francia, ecc.) hanno optato per la Spagna. Il turismo in Spagna è stato il motore della ripresa di questi anni, producendo circa il 15 per cento del PIL e dando lavoro a 2,5 milioni di spagnoli. L’incremento delle presenze turistiche non è stato per nulla pianificato, infatti si è concentrato nelle località più conosciute e rinomate creando saturazione ed esasperazione nei residenti, i quali hanno iniziato a dare segni di insofferenza e disprezzo per i turisti, anche a Barcellona, dove è avvenuto l’attentato. Esattamente al contrario di quanto dichiarato ai media dal sindaco della città, che ha continuano a ribadire che è una città accogliente e calorosa coi turisti, ecc., proprio a Barcellona ci sono stati gravi atti ostili (“terroristici”) contro i turisti, per iniziativa di gruppi di residenti facinorosi ed organizzati che hanno minacciato e sconvolto psicologicamente i turisti nei ristoranti intimando loro di tornarsene a casa. Nulla avviene per caso e non credo affatto alle coincidenze, quando avvengono fatti di una gravità inaudita come questi, c’è sempre un concorso di cause, alcune primeggiano sulle altre, a volte sono negligenze pregresse, spesso ci sono motivi economici (anche solo per arrecare danno), quasi sempre c’è di mezzo una forte carenza di lungimiranza e professionalità, la prima a livello politico governativo iberico che non ha saputo distribuire il turismo in tutto il territorio con politiche mirate (richiamo, accoglienza, organizzazione, ecc..), la seconda della polizia e dell’intelligence: è inconcepibile che con i precedenti attentati avvenuti in Europa esattamente allo stesso modo, dei furgoni possano entrare in aree di passeggio ad alta concentrazione di turisti e residenti, senza venire ispezionati minuziosamente e tenuti sempre sotto controllo dalle forze dell’ordine. Forse pensano che basti la presenza di poliziotti armati che passeggiano o fanno le belle statuine, per rassicurare la popolazione e far desistere gli attentatori? Una mentalità ottocentesca anacronistica in un contesto complesso e tecnologicamente avanzato come quello attuale. Teniamo sempre in debita considerazione che le origini della pianificazione di ogni singolo attentato non saranno mai rivelate e scoperte, cioè difficilmente scopriremo chi sia il vero mandante e pianificatore. Chi lo esegue spesso non ha nulla a che vedere con coloro che hanno concepito l’attentato. La matrice terroristica islamica e la demenzialità o il fanatismo di alcuni attentatori potrebbe essere solo un mezzo per un fine, una scelta opportunistica e strumentale. Non vi fidate mai di quanto riportano i media mainstream, che nella migliore delle ipotesi sono superficiali e disinformati (documentarsi è faticoso, verificare le fonti ancor di più e pertanto non si usa più farlo). Una cosa è certa: la Spagna non sarà più una meta turistica come prima, il boom temo sia finito, almeno nelle località più rinomate e frequentate.
Claudio Martinotti Doria
Sito: www.cavalieredimonferrato.it
Vedi anche:
Attentato a Barcellona, perché dopo 13 anni la Spagna è tornata nel mirin di Alberto Negri http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2017-08-17/attentato-barcellona-perche-13-anni-spagna-e-tornata-mirino-195659.shtml?uuid=AEQSlGEC&cmpid=nl_7
Del 18 Agosto 2017
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