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Nell'alessandrino siamo "ai confini della realtà" ... quando "la realtà supera l'immaginazione"
di
Claudio Martinotti Doria
Verifica degli odori ambientali: si cercano candidati.
Gli interessati dovranno partecipare prima alla selezione per valutare la loro sensibilità olfattiva e successivamente all’addestramento specifico in campo, per il riconoscimento degli odori prodotti dagli insediamenti produttivi (http://www.alessandrianews.it/tortona/progetto-verifica-degli-odori-ambientali-si-cercano-candidati-160909.html).
Leggendo questo titolo dapprima ho pensato fosse una goliardata mediatica, come si fa solitamente il 1 aprile, oppure per riempire gli spazi vuoti redazionali che ci sono sempre ad agosto, che giustificano un certo ricorso al cazzeggio estivo vacanziero, ma poi mi sono reso conto che stavano facendo sul serio. Ed ho subito accostato l’iniziativa, per associazione d’idee, al film di Pasquale Festa Campanile con l’indimenticabile Tognazzi, di cui ho postato la locandina, e poi vi spiego perché.
Possibile che gli autori di questa iniziativa non sappiano che da decenni, non anni, disponiamo di satelliti dedicati al monitoraggio ambientale, di strumentazione specifica e mobile per il monitoraggio locale, ora anche di droni attrezzati di tutto punto, sofisticati programmi informatici che similmente a quelli meteo sono in grado di tracciare l’inquinamento fino alle fonti che lo producono, specialisti altamente qualificati, ecc., per rilevare qualsiasi traccia di inquinamento e scoprirne la composizione, pericolosità, produzione e quindi anche la provenienza?
Se non vengono utilizzati e solo perché politicamente e burocraticamente a livello locale (nazionale e regionale) non lo vogliono fare. E non è per la solita questione dell’eccessivo costo di accesso a queste tecnologie e servizi, perché i soldi li sprecano in cazzate, continuamente. Semplicemente in Italia è sempre stato così, chiunque si sia occupato di problematiche ambientali lo sa, da decenni. Si sa benissimo chi inquina, ma lo lasciano fare, perché altrimenti scatta il ricatto occupazione, con l’alibi che non si possono permettere le spese per filtrare l’aria prima dell’immissione in atmosfera o i liquidi residui di lavorazione prima dello scarico, o che non possono permettersi di conferirli alle aziende specializzate per il necessario trattamento, ecc.. Perché dell’ambiente a livello politico non frega una mazza a nessuno, da sempre, solo che prima ne parlavano ora non fanno manco quello. Di solito chi inquina (molto) sponsorizza anche la politica per cui può contare su una pressoché totale impunità … ancora oggi sono solo i piccoli e insignificanti inquinatori che vengono colti in flagranza di illecito ambientale e sanzionati.
Finora i sensi umani venivano acuiti con l’esercizio, per gustare i cibi, riconoscere i vini e le essenze, selezionare i formaggi dall’odore, ecc., ma finalizzarli all’inquinamento non si era mai sentito … solo nell’alessandrino si poteva essere così “primitivamente” innovativi. Metaforicamente è un ritorno all’Età della Pietra, al Neolitico, quando l’uomo non disponeva di alcuna strumentazione che non fosse litica e doveva affidarsi al suo istinto e ai suoi sensi.
Il paradosso maggiore è a mio avviso che per pervenire a tale geniale trovata avranno speso sicuramente dei soldi pubblici, avranno consultato degli “specialisti” per queste buffonate, così come la gente ancora oggi si reca da ciarlatani dell’occulto per conoscere il proprio futuro o per avere conferma di essere vittime di malocchio. E quando avranno individuato la fonte dell’inquinamento cosa faranno? Suoneranno e chiederanno al proprietario di entrare per continuare a “sniffare”? E quando il proprietario li avrà mandati affanculo, cosa faranno? Chiameranno i Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente? Si faranno dare un mandato dal magistrato di turno per gravi indizi olfattivi di sospetta attività inquinante?
Se l’ARPA facesse bene il suo lavoro e fosse meno ambigua e accondiscendente (per usare un eufemismo), e si facesse dotare di tutto quanto occorre tecnologicamente e intervenisse tempestivamente e con determinazione, non ci sarebbero queste performance localistiche patetiche e ridicole.
Se potessi, queste grottesche iniziative le saboterei inserendo tra di loro un petomane, in modo che le sue flatulenze silenziate confondano i candidati e alla fine debbano rinunciare alla loro formazione. In tal caso ci sarebbe il rischio che ci prendano gusto, e una volta identificato l’autore delle flatulenze, in seguito a un’accurata verifica dell’orifizio di emissione, ricorrano al petomane per la formazione olfattiva dei candidati. Infatti, dal riconoscimento della qualità della flatulenza potrebbero risalire alla composizione del pasto che ha consumato poco prima e in seguito a questi primi passi potrebbero in seguito diventare ottimi investigatori ambientali, veri e propri segugi umani.
Semmai avrebbero dovuto addestrare dei segugi da caccia, infatti, i cani in generale, quelli da fiuto in particolare, hanno un olfatto decine di migliaia di volte superiore a quello d’un uomo. Se un uomo mediamente ha 5 milioni di recettori olfattivi, alcuni cani arrivano a possederne 250/300 miliardi, per cui fate le debite proporzioni e capirete perché utilizzano i cani per molteplici servizi di sicurezza, protezione, soccorso, ricerca, nell’antidroga, antiterrorismo, ricerca persona scomparse, ecc..
Si vede che nell’alessandrino queste cose non le sanno o non le ricordano o più semplicemente non le pensano, non ci arrivano, con questo caldo è comprensibile, è difficile per chiunque pensare, figuriamoci ragionare e documentarsi. Molto meglio cazzeggiare, non essendoci limite al peggio, dimostrando per l’ennesima volta che l’attribuzione di eccessivo provincialismo alle nostre località marginali è ampiamente giustificata, è come se vivessero fuori dal resto del mondo civilizzato. Certo che la metafora dell’umanità simile a un gregge di pecore, in questo frangente viene ulteriormente rafforzata, solo delle pecore potrebbero essere così facilmente e ottusamente ammaestrate per compiti privi di senso, la cui unica funzione è distogliere l’attenzione dai problemi veri e soprattutto dalle soluzioni, che sono già disponibili e a portata di mano.
Fonte:http://www.cavalieredimonferrato.it/ dell'11 Agosto 2018
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