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FUNK: IL PIANO NAZIFRANCESE PER L’EUROPA
di
Marco Della Luna
Era una rovina prevedibile, ma il popolo bue aveva già bevuto il mito che il motore dell’Europa fosse la solidarietà fraterna dei popoli e non il business egemonico dei finanzieri. Eppure tutti sappiamo che mettersi in società con un socio più forte di te e in competizione con te, è un suicidio: userà il potere della società a suo vantaggio e a tue spese per prendersi le tue risorse e schiavizzarti. Ancor peggio se i due soci più forti si accordano a questo fine, come hanno fatto Germania e Francia a danno dei paesi periferici, eurodeboli, e particolarmente con l’Italia, impiccandola a un euro forte che ostacola le sue esportazioni, quindi deindustrializzandola e indebitandola, per poi fare shopping delle sue migliori aziende, tecnologie, professionalità, grazie ai loro surplus commerciali (realizzati in violazione delle regole comunitarie) e la moneta autogenerata (senza chiedere permesso) e scaricare sui suoi bilanci le perdite delle loro banche nelle operazioni predatorie in danno di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda.
Si tratta chiaramente della continuazione del Piano Funk, enunciato nel 1938, con cui la Germania nazista, apprestandosi a sottomettere l’Europa, progettava di rastrellare e concentrare sul territorio e su quello dell’Italia fascista le risorse economiche, industriali, tecnologiche e professionali togliendole ai paesi via via conquistati, e lasciandoli, impoveriti e svuotati, al ruolo di serbatoio di manodopera sottoqualificata da sfruttare, da territorio indifeso per industrie tossiche (Icmesa, per es.), da filtro e discarica per l’immigrazione indesiderata.
Nel dopoguerra, al Terzo Reich fu sostituita l’Integrazione Europea a guida tedesca, e all’Italia fascista fu sostituita la Francia colonialista, che, come paese vincitore e apparentemente democratico, dava la legittimazione politica e morale che la Germania sconfitta non aveva. Lo conferma l’intesa nazifrancese del 3 Aprile sul MES da imporre all’Italia. E lo conferma il fatto che al Quirinale, a Palazzo Chigi e al Ministero dell’Economia possono sedere solo gli ‘europeisti’ garanti dell’esecuzione del Piano Funk.
Vi basta come motivo per uscire da questa tonnara?
Fonte: http://marcodellaluna.info/sito/ del 05 Aprile 2020
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